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Forza italia

Sorte lancia il grande partito del centro grazie all’alleanza con i civici di Moratti: “La vittoria a Bergamo dipenderà da noi”

Il deputato e coordinatore regionale di Forza Italia racconta il disegno di un partito che sarà la casa dei moderati, partendo anche dal passaggio del consigliere regionale Ivan Rota tra gli azzurri

Bergamo. Forza Italia si presenta come il grande partito di centro, catalizzatore del voto popolare, riformista ed europeista. E lo fa presentando il suo nuovo consigliere regionale, Ivan Rota, eletto al Pirellone come espressione della lista civica di Letizia Moratti. L’obiettivo di Alessandro Sorte, deputato insieme a Stefano Benigni per gli azzurri e coordinatore regionale lancia la casa del centro, il confezionamento sul territorio, e non solo, dell’area moderata pronta ad andare alla conquista della città di Bergamo.

“L’ingresso dei politici della lista civica Italia Migliore di Letizia Moratt ha un valore significativo per il panorama lombardo e per l’area moderata sia per quanto riguarda Bergamo che la provincia – così Alessandro Sorte, deputato e coordinatore regionale degli azzurri. “Qualche giorno fa Letizia Moratti ha scelto di aderire a Forza Italia creando la grande casa dei liberali e questa è stata una scelta importante. Lei è diventata presidente nazionale della consulta, un ruolo che le consente di rilanciare un’area politica che comprende tanti mondi. Diversi consiglieri comunali e del territorio si sono avvicinati per fare da collante tra le realtà del civismo e del centrismo. Ieri abbiamo annunciato l’adesione di due consiglieri di Forza Italia, portando da 6 a 8 gli azzurri al Pirellone, il che fa capire che il progetto è ambizioso e valido. Il fatto che Ivan Rota sia rientrato nella famiglia di Forza Italia, come del resto l’adesione di Dozio e l’impegno di Figini in prima persona rappresentano il frutto di un percorso iniziato settimane fa. Era dal 2013 che Forza Italia non aveva due consiglieri regionali in provincia di Bergamo: oggi pesiamo esattamente come il PD e la Lega al Pirellone, con Fratelli d’Italia che ne ha 3. Questo significa che il nostro partito va verso i congressi in maniera strutturata e registra un entusiasmo importante. Bisogna tornare ai tempi Sorte-Capelli o Raimondi-Saffioti per avere una situazione simile. Siamo un partito europeista, popolare, riformista, il che ci rende unici e diversi anche dalla destra. Non mancherà il nostro impegno e non mancheranno le nostre proposte rispetto anche ai temi della sanità, della cultura e sugli investimenti anche della rete ferroviaria, tema che andrà rilanciato in Regione. Il nostro partito ha due deputati in un parlamento tagliato e due consiglieri regionali in un momento storico particolare dopo aver raccolto l’eredita del presidente Berlusconi. Il tema cittadino resta dominante e la prova è il lavoro che sta facendo il coordinamento, a conferma che il partito è vivo”.

Così Ivan Rota, consigliere regionale di Italia Migliore, ora entrato a far parte di Forza Italia: “È un percorso che ho fatto convintamente dopo la mia candidatura nella lista civica Moratti. Il nostro Paese e l’Europa hanno bisogno di ritrovare competenza e relazione, oltre a moderazione di tono, riportando così i cittadini alle urne. Basta agli slogan e alle promosse non mantenute. Serve la misura del fare politica. Nel 1993 nasceva una forza che aggregava un gruppo di moderati e liberali. Oggi come allora ritrovo un percorso che rappresenta i miei valori. Quando in questo ultimo periodo, Italia Migliore ha scelto di fare questo percorso, ho aderito con convinzione. Con Letizia Moratti e le tante persone che stanno arrivando ho deciso di aderire per seguire il disegno che sono certo i figli politici di Berlusconi porteranno avanti”.

Umberto Valois, coordinatore provinciale: “Bergamo raddoppia in consiglio regionale. Noi siamo il centro della coalizione di centrodestra e Rota rappresenta un valore aggiunto. Abbiamo anche tante richieste da parte degli amministratori che decidono di scegliere una casa del centro”.

Fabrizio Figini, capogruppo di Forza Italia nel consiglio regionale: “È un partito che deve crescere e chi si dà da fare deve essere valorizzato”.

Alessandro Sorte analizza poi la questione delle amministrative nella città di Bergamo. Alla domanda su cosa ne pensasse dell’opinione di Andrea Tremaglia rispetto all’ipotesi primarie interne a Forza Italia, risponde così: “Non sentirete mai nessun esponente di Forza Italia rispondere, attaccare o creare qualche momento di attrito verso gli alleati. Non sentirete mai nessuno creare problemi dentro la coalizione. Noi saremo il collante delle elezioni comunali. Vanno al voto 150 comuni e noi faremo passi avanti e indietro a seconda della volontà della coalizione, ma il disegno è farla vincere. Chi vince i comuni vince anche la Provincia. Ci sono tutte le condizioni politiche per fare filotto. Si è aperta una fase particolare, con il PD che è già da noi naturalmente distante e che ora si è spostato ancora di più a sinistra con la Schlein. Tra Forza Italia e il PD c’è uno spazio enorme che noi vogliamo occupare. Il nostro messaggio è rivolto al Terzo Polo e non è un caso che ci siano diversi esponenti Dem che escono dal loro partito ed entrano nel nostro. Tendiamo la mano a Tremaglia per aiutare la coalizione a trovare un candidato migliore”.

“Oggi a Bergamo si interrompe il cammino politico di Giorgio Gori, dopo di lui c’è il diluvio. La candidata designata dal PD, Elena Carnevali, non è infatti espressione dell’area moderata, ma è una figura legata al partito. Non contesto le scelte legittime dei nostri avversari, ma ribadisco la discontinuità tra l’attuale figura del sindaco e quella proposta per il futuro. In questo modo la formula della città cambierebbe ed è su questo che vogliamo lavorare”. Sorte ha recentemente incontrato Adriano Musitelli, referente provinciale di Azione: “Credo che sia difficile che possa avere punti di contatto con una sinistra così spinta”. Sull’ipotesi primarie: “Sono un’ipotesi che non va esclusa. Bisogna trovare un equilibrio anche con le altre forze politiche. Resta il fatto che noi abbiamo quattro super candidati. La vittoria della città la sentiamo sulle nostre spalle, perché solo noi siamo capaci di andare a prendere il voto del centro”.

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