Policlinico San Marco e Policlinico San Pietro sono risultati tra i migliori ospedali italiani per l’area osteomuscolare, posizionandosi nelle primissime posizioni tra gli ospedali con livello di “qualità molto alto” in questo ambito.
A dirlo è il Programma Nazionale Esiti (Pne) dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), sviluppato su mandato del Ministero della Salute e presentato il 26 ottobre a Roma, che ha analizzato circa 1.400 ospedali pubblici e privati.
L’area muscolo-scheletrica è stata valutata sinteticamente attraverso 3 indicatori: frattura del collo del femore: intervento chirurgico entro 48 ore dall’accesso nella struttura di ricovero per i pazienti di età uguale o superiore a 65 anni (e almeno 65 interventi l’anno) ; intervento di protesi di anca: riammissioni a 30 giorni (e almeno 80 interventi annui per struttura) ; intervento di protesi di ginocchio: riammissioni a 30 giorni (e almeno 80 interventi l’anno).
“Siamo molto orgogliosi di essere risultati tra i migliori ospedali italiani per l’area osteomuscolare, secondo l’ultimo Rapporto Agenas” commenta Francesco Galli, Amministratore Delegato degli Istituti Ospedalieri Bergamaschi, cui fanno capo il Policlinico San Marco e il Policlinico San Pietro. “Si tratta per noi di un riconoscimento molto importante che premia la professionalità e dedizione delle nostre equipe di ortopedia – guidate dal dott. Davide Molisani per il Policlinico San Marco e dal Prof. Marco Bigoni e dal dottor Michele Massaro per il Policlinico San Pietro – la continua ricerca di miglioramento delle tecniche e dei materiali, l’assistenza a 360 gradi al paziente e la tempestività di presa in carico nel caso di interventi in emergenza-urgenza, come quello per la frattura di femore. Essere riconosciuti come un’eccellenza in questo ambito rispecchia la particolare attenzione e impegno che la nostra Azienda ha posto, storicamente e negli ultimi anni, in quest’area clinica. È inoltre una ri-prova della fiducia che i pazienti hanno riposto e continuano a riporre in noi”.
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