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Musica

Bergamo Jazz, la nuova edizione: ospiti, anticipazioni, curiosità

Si terrà dal 21 al 24 marzo 2024, con i concerti al Teatro Donizetti e al Teatro Sociale affiancati da ulteriori eventi in città

Si è tenuta martedì 24 ottobre la conferenza stampa con le anticipazioni di Bergamo Jazz Festival 2024. Erano presenti Nadia Ghisalberti, Assessore della Cultura del Comune di Bergamo, Giorgio Berta, Presidente della Fondazione del Teatro Donizetti, Massimo Boffelli, Direttore Generale della medesima Fondazione e l’atteso ospite Joe Lovano, direttore Artistico del Festival, intitolando l’edizione ‘In The Moment of Now’.

Il Festival è organizzato da Fondazione Teatro Donizetti, con il sostegno di Comune di Bergamo, MIC-Ministero della Cultura e di sponsor privati, e si terrà dal 21 al 24 marzo 2024, con i concerti al Teatro Donizetti e al Teatro Sociale affiancati da ulteriori eventi in città. Gli artisti che animeranno il festival saranno: John Scofield, Miguel Zenón, Bobby Watson, Famoudou Don Moye e Abdullah Ibrahim.

Lovano spende una parola per questi artisti che si esibiranno sul palco del Teatro Donizetti e del Teatro Sociale. Riguardo John Scofield “ci siamo conosciuti nel 1971, quando avevamo 19 anni a Boston. Poi ci siamo trasferiti assieme a New York, dove abbiamo suonato con vari gruppi. Abbiamo suonato insieme come band nell’89 in un quartetto e da allora abbiamo iniziato a girare per il mondo. È importante dire che Scofield continua a produrre nuova musica, canzoni nuove e con il suo progetto Yankee Go Home condivide la benedizione della musica”.

Riferendosi a Miguel Zenon: “la sua musica esprimerà tantissime emozioni, la sua musica ha un repertorio molto personale, lui già si sente ispirato e quando qualcuno è ispirato, ispira anche gli altri”.

 

rubalcaba nuviola bergamo jazz 2022 (foto Giorgia Corti)

 

Per l’artista Famoudou Don Moye: “lui è un maestro, è molto fiero del suo legame con la sua terra. Il suo Art Ensemble of Chicago crea un mondo di musica ed è fiero e felice che questo musicista può dimostrare quello che ha nel sangue, perché è veramente una persona molto importante”.

E su Bobby Watson: “lui è un caro amico. Ci conosciamo dagli anni ’70. Viene dal Kansas e siamo arrivati insieme a New York. Abbiamo suonato parecchie volte insieme. È un gruppo particolare quello di Watson, comprende musicisti di un certo livello, vari generazioni si trovano in questa band ed è bellissimo che una serata sia dedicata a questi musicisti”.

Il festival si concluderà con il quartetto Modern Standards, al sassofono Ernie Watts, con il pianista danese Niels Lan Doky, il bassista Darryl Jones, collaboratore dal 1993 dei Rolling Stones, e il batterista Harvey Mason.

“Questo gruppo darà sicuramente una serata esplosiva di musica con tantissima energia e suoni eccezionali”. “‘In The Moment of Now’ indica che il jazz è un’idea, espressione spontanea, chi sei tu, sia come persona che come musicista, come la razza umana esprime il sangue che scorre nelle persone […] Non tutti i musicisti suonano per essere nel momento di ora, quindi ci sono alcuni musicisti che cercano di copiare gli altri e non essere reali e spontanei. Nel ‘In The Moment of Now’ siamo proiettati verso il domani e non verso ieri”.

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