“Ci sono momenti della storia in cui muore l’umanitò, quel sentimento vitale che anche nel tempo dello scontro, della guerra, ci impone di rispettare i civili, di risparmiare i soggetti più fragili come donne, bambini, anziani, malati e disabili. Nella storia questa soglia dell’umanità è stata superata tante – troppe – volte. Ed è successo di nuovo“. Così Daniele Rocchetti, presidente delle Acli provinciali di Bergamo, ha introdotto l’incontro “Oltre la cronaca: cosa sta succedendo in Israele e Palestina”, che si è tenuto online sui canali della rassegna “Molte Fedi sotto lo stesso cielo”.
Nel corso della serata sono intervenuti il cardinal Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini, Paola Caridi, scrittrice, giornalista e storica, Ugo Tramballi, giornalista e senior advisor ISPI e Meron Rapoport, giornalista, già capo-redattore di Haaretz, e attivista per la pace israeliano.
Rispondendo alle domande di Daniele Roccchetti, il cardinal Pizzaballa ha evidenziato: “Il problema è che ciascuno vede soltanto la propria prospettiva, fa fatica a guardare quella dell’altro. Siamo talmente pieni di dolore da non trovarre spazio per il dolore dell’altro. Nessuno si aspettava che in Terra Santa succedesse quello che si è verificato in queste settimane, ma i segnali erano evidenti: c’era un continuo deterioramento della situazione. Non si è voluto vedere ciò che stava accadendo e siamo precipitati in questa escalation”.
“La mia preoccupzione – sottolinea il cardinale – riguarda sopratutto ciò che succederà dopo questa crisi, perché sarà molto difficile ricotruire le relazioni tra Israele e Palestina”.
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