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Verso le amministrative 2024

Sindaco di Bergamo, niente candidato di Fratelli d’Italia? Forza Italia farà le primarie interne

Se non ci sarà una sintesi, Gallone, Ceci, Jannone e Saffioti lasceranno la decisione ai gazebi. Il coordinatore provinciale di FdI Tremaglia: "Carnevali? La scelta dimostra che l'amministrazione non è stata capace di costruire una linea di continuità"

Bergamo. Sindaco di Bergamo, niente candidato di Fratelli d’Italia? Forza Italia farà le primarie aperte a tutti i cittadini residenti in città. L’ipotesi c’è, ed è stata discussa nella cena che ha accompagnato la fine della stretta riunione tra i vertici e i quattro candidati del partito. Se ne è parlato in privato prima. E poi in un noto ristorante della città, per concludere il summit in maniera conviviale. Ed è proprio lunedì sera (23 ottobre), a pochi giorni dalla scelta da parte del Pd del suo candidato sindaco (l’ex deputata Elena Carnevali), che alla corte di Alessandro Sorte, coordinatore regionale e parlamentare azzurro, si sono uniti il suo compagno di banco Stefano Benigni, responsabile della linea verde, il referente cittadino Stefano Lorenzi e i quattro papabili per la corsa a Palazzo Frizzoni: Alessandra Gallone, Carlo Saffioti, Gianfranco Ceci e Giorgio Jannone. Voci e profili diversi tra di loro, per un gruppo che, come dimostrano l’incontro e la cena, è unito, nonostante le ambizioni personali non manchino rispetto alla corsa per le amministrative del 2024 con protagonista il capoluogo. Del resto, sarebbe strano il contrario.

Ma a dar man forte al fatto che la serenità accompagni il partito alla decisione finale che verrà presa dall’intera coalizione, quindi con gli alleati Fratelli d’Italia e Lega, proprio il metodo che sembrerebbe essere stato condiviso e sposato da tutti i presenti. Primarie interne al partito, con gazebo sparsi in tutta la città e presenti in tutti i quartieri, in cui i cittadini, anche quelli che votano altro, potranno dire la loro e scegliere tra i quattro. Uno strumento popolare e democratico che potrebbe veramente essere una cartina al tornasole non solo per i chiamati in causa, ma per l’intero asse del centrodestra. Un metodo prestato dal centrosinistra che però, per questa specifica tornata elettorale, ha scelto di lasciare da parte la consultazione popolare, evitando la conta tra i suoi eletti. Via Gandi, Carnevali ha infatti raccolto tutti gli onori del caso.

Ovviamente Forza Italia arriverà alle primarie solo se ce ne sarà la necessità, cioè se Fratelli d’Italia, primo partito a livello nazionale e, in teoria, quello destinato ad intestarsi la corsa su Bergamo, non dovesse esprimere un suo candidato.

Il che resta ancora un nodo da sciogliere, come ha sottolineato Andrea Tremaglia, coordinatore provinciale del partito con la fiamma, raggiunto al telefono poco prima di entrare in aula a Roma: “Mi è stato chiesto di stilare un report sulla situazione e portare alcuni nomi e rispettive disponibilità entro settembre, e così ho fatto – racconta il deputato di FdI -. Ora tutto è al vaglio dei tavoli regionali che si riuniranno a breve per fare una sintesi anche e soprattutto con le altre forze componenti la coalizione e per capire se si possa così arrivare ad una soluzione. Del resto siamo alla fine di ottobre e mi auguro che il percorso sia vicino alla fine. Di contro, mi rincuora molto il fatto che il territorio stia lavorando in maniera incessante sul programma e sui temi cari alla città, facendolo in concertazione con tutti i referenti politici, di tutti e tre i partiti”.

L’interesse sulla città è forte, e fa gola anche al partito della Premier Meloni. È inutile nasconderlo: “Ci interessa, eccome. C’è da capire se i nominativi che ho portato possono essere considerati idonei e se saranno accolti dal favore anche di Lega e Forza Italia”. E su altre possibili alleanze, come ad esempio quelle con il Terzo Polo, smorza gli entusiasmi: “Ho fatto diversi incontri prima e dopo l’estate e altri ne ho in programma, ma la nostra priorità è garantire la stabilità e l’unità d’intenti all’interno della nostra coalizione”.

E sulla scelta del Pd di candidare Elena Carnevali, è sintetico e pungente: “Evidentemente l’attuale amministrazione non ha saputo lavorare nel segno della continuità se non ha trovato nessuno al suo interno intenzionato a portare avanti il lavoro svolto fino ad oggi da Gori. E l’aver pescato fuori dall’alveo di chi ha guidato il Comune per dieci anni la dice lunga. Il fatto, poi, di sapere prima chi sarà il nostro sfidante è un vantaggio, ma fino a un certo punto. Il centrodestra guarda a se stesso e alle linee programmatiche che muoveranno la campagna elettorale, con la volontà di scegliere il candidato migliore, civico o politico che sia, per vincere”.

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