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Ambiente

Infestato dalle alghe, 150 mila euro per pulire il lago d’Endine

I Comuni della zona e l'Autorità di bacino lacuale hanno presentato alla Regione la necessità di intervenire in modo strutturato per contenerne la diffusione e l'impatto negativo sull'ecosistema

Val Cavallina. Infestato dalle alghe, tanto da sembrare una palude in alcuni suoi punti. Durante l’estate si è creata una situazione emergenziale sul lago di Endine, causata da una crescita eccessiva di macrofite acquatiche invasive. I Comuni della zona e l’Autorità di bacino lacuale hanno presentato alla Regione la necessità di intervenire in modo più strutturato per contenere la diffusione di piante acquatiche e l’impatto negativo sull’ecosistema e sugli usi delle acque.

La Regione, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima Giorgio Maione, ha approvato lunedì 23 ototbre in giunta un accordo di collaborazione che prevede un investimento da 150 mila euro con la finalità di effettuare azioni di pulizia delle acque e di contenimento dello sviluppo di macrofite aquatiche per la tutela della biodiversità del lago.

“Grazie al Piano Lombardia voluto dal presidente Fontana abbiamo sperimentato negli ultimi due anni diverse tipologie di azioni di contenimento della pianta acquatica invasiva di questo lago. – ha dichiarato l’assessore -. Ora vogliamo passare alla fase due, con un progetto strutturato e duraturo. In questi mesi a parziale risoluzione del problema è intervenuta l’Autorità di bacino lacuale dei laghi d’Iseo Endine e Moro, ma ora dobbiamo alzare tutti il livello degli interventi per limitare gli effetti negativi della proliferazione di macrofite acquatiche. È un modello che ha già funzionato per il lago d’Iseo. Con l’Autorità di bacino e il presidente Rinaldi c’è una convergenza di interessi e una collaborazione stretta” ha aggiunto l’assessore.

L’accordo prevede che sia la Regione Lombardia a coordinare le attività e gli interventi proposti e attuati di gestione delle macrofite, al fine di individuare le migliori pratiche da applicare anche in altri contesti lacustri. Gli interventi saranno invece eseguiti dall’Autorità di bacino. L’attività di sfalcio sarà eseguita nel corso della stagione 2023-2024, previa autorizzazione della Provincia di Bergamo e in raccordo con Arpa Lombardia, sulla base di un piano di gestione delle macrofite che dovrà essere redatto dall’Autorità di bacino e dovrà riportare l’indicazione delle zone, delle tempistiche e delle modalità per contenere lo sviluppo delle popolazioni di piante acquatiche, con l’obiettivo di portare ad un miglioramento complessivo dell’ecosistema lacustre.

“La presenza di massa vegetale è una criticità per la fruizione turistica, per la salvaguardia dell’ambiente e per lo sviluppo socioeconomico delle aree dei laghi – conclude Maione -. È necessario, dunque, un intervento concreto per arginare il problema”.

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