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Amministrative 2024

Sindaco di Bergamo, la coalizione di centrosinistra apre a Elena Carnevali

Ora l'obiettivo è trovare l'intesa più larga possibile con le altre forze politiche e stringere un'alleanza con Azione. Il tutto mentre nel centrodestra, salvo sorprese dell'ultimo minuto da parte di Fratelli d'Italia, crescono le quotazioni di Gallone e Saffioti

Bergamo. È tempo di giocare a carte scoperte. Almeno per il Pd che, nella serata di giovedì 19 ottobre, nel corso dell’assemblea cittadina indetta per ufficializzare le nomine di Alessandro de Bernardis, nuovo segretario cittadino, e Marco Previtali, presidente dell’assemblea, ha scelto di incoronare Elena Carnevali come candidata sindaco per le amministrative del 2024. L’ex deputata Dem, con un trascorso anche da assessore alle Politiche Sociali, ha così preso definitivamente in mano il pallino del gioco e lo ha fatto dopo la ritirata dell’altro papabile, l’attuale vice sindaco Sergio Gandi. Una decisione, quella di quest’ultimo, arrivata come un fulmine a ciel sereno, nella tarda mattinata di giovedì e resa nota nella serata.

Evidentemente a Gandi non sono bastati i diversi incontri rassicuranti avvenuti sul territorio, anche quelli con i big del partito, tantomeno la sonora spinta ricevuta dalla Giunta di cui fa parte che, solo qualche settimana fa, nei colloqui tra il sindaco Giorgio Gori e i suoi assessori, avevano raccontato di una spiccata propensione nei suoi confronti. Dopo quasi dieci anni come vice di Palazzo Frizzoni, niente carriera da sindaco.

Ma, da vero signore, consapevole delle qualità di Carnevali e probabilmente dei suoi limiti, mosso da un moto di totale onestà intellettuale, ha scelto di lasciare il passo. Con il risultato che le tanto scongiurate primarie interne non ci sono state e la sintesi è arrivata nei tempi previsti, cioè subito dopo il congresso provinciale. Lo stesso nel quale, con fiumi di parole, ciascuno con le sue, tutti avevano invitato all’unità d’intenti. Al grido di “uniti si vince”.

Un concetto ribadito dallo stesso segretario provinciale Gabriele Giudici: “Diciamo che la scelta è arrivata nei tempi che ci eravamo stabiliti -, racconta -. Avevamo infatti immaginato che, dopo la stagione dei congressi, saremmo arrivati ad una sintesi. E così è stato”. Con il tema della donna messo al centro: “Avevamo messo in conto di regalare a Bergamo un sindaco donna. Una parte valoriale che appartiene certamente al nostro partito. La nostra proposta politica si concentra sulla visione di una Bergamo proiettata nel futuro e il fatto che Carnevali si sia messa in gioco con questa determinazione fa capire il clima che si respira all’interno del partito. Un clima sereno e positivo che mi auguro di trovare anche nella coalizione”.

Carnevali stessa, the day after, rimanda ad un post di Facebook i suoi pensieri: “Sono onorata e felice di essere stata indicata dal Partito Democratico di Bergamo come candidata alle prossime elezioni amministrative; metterò tutta la mia tenacia e la mia determinazione in questi mesi di campagna elettorale, con l’obbiettivo di guidare l’amministrazione della città nei prossimi anni. Grazie all’amico Sergio Gandi che stimo profondamente, per le belle parole che mi ha riservato e che spero di meritare. Sono certa di poter contare su di lui, sulla sua esperienza e sulle sue competenze. Il nostro partito è una componente fondamentale del centro sinistra, ma non certo l’unica. Abbiamo l’ambizione di costruire una proposta rappresentativa delle tante sensibilità della nostra città, in una prospettiva che tenga insieme sviluppo, sostenibilità e inclusione sociale. La sfida che abbiamo davanti richiede il massimo impegno, perché siamo chiamati a raccogliere una eredità importante: i due mandati di Giorgio Gori, della Giunta e della sua amministrazione. A noi il compito di proseguire il buon lavoro di questi anni e di rilanciarlo, guardando al futuro. Sono grata per la fiducia e il sostegno ricevuti. E ora al lavoro!”.

Centrodestra ancora in stallo

E se il centrosinistra ha davanti otto mesi di presa di coscienza e di tempo per “consumare le suole delle scarpe nei quartieri”, come ha ribadito il generale Dem Antonio Misiani nel corso dell’assemblea, nel centrodestra, invece, i tempi si allungano, sì, ma al contrario, con il nodo del nome del candidato che pare ancora top secret.

Ora toccherà vedere se l’aver saputo quello degli avversari politici, rappresenterà un vantaggio o no. Conoscere l’identikit del presunto sfidante, che peraltro è un volto notissimo della politica cittadina, potrebbe infatti indirizzare le scelte di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia che, al momento, sono ancora in attesa del civico voluto dal partito di Andrea Tremaglia. Con l’ipotesi che, qualora non ci fosse o il partito con la fiamma non si volesse intestare la battaglia del capoluogo, la scelta più logica sarebbe quella di pescarlo nella rosa degli azzurri. Con le quotazioni di Alessandra Gallone, la più temuta dal centrosinistra, in risalita, rispetto al tema della parità di genere, e di Carlo Saffioti in crescendo. Anche l’ex consigliere regionale parrebbe in una posizione di forza rispetto alla sua vicinanza al mondo della sanità, alla “borghesia”, e al voto più strutturato. Mondo, il primo, che, tra l’altro, lo vedrebbe perfetto competitor con Carnevali.

Carnevali versus ignoto 1? Carnevali contro Saffioti? O contro Gallone? La maglia è ancora tutta da sbrogliare.

Superato il primo step, la ricerca del candidato, ora il Pd si appresta a costruire il campo delle larghe intese con le altre forze della coalizione, Lista Gori in testa. Un destino di continuità per la lista civica che ha lanciato Gori per ben due volte ma che parrebbe destinata a cambiare nome.

Coalizione che si compone anche di APF, Alleanza Verdi Sinistra Italiana, Europa Verde. Con il Pd che strizza l’occhio anche ad Azione e Italia Viva, ma questa è un’altra partita, più complessa, per la quale molto dipenderà anche dalle indicazioni che arriveranno a livello nazionale, le stesse che oggi racconterebbero di un Carlo Calenda disposto al dialogo col centrosinistra. Un po’ come avvenne alle Regionali per il Lazio.

Lo scenario sembra rassicurante. Del resto lo si era capito anche nelle riunioni di coalizione delle scorse settimane, dove nessuno degli altri partiti aveva espresso una candidatura alternativa e non erano stati messi veti ai nomi di Gandi e Carnevali.

I pareri delle forze politiche della coalizione

“È sicuramente una buona notizia che il partito democratico abbia sciolto ogni riserva ed abbia identificato il proprio candidato sindaco – così Stefano Togni, Lista Gori – Elena Carnevali è un profilo di livello con lunga esperienza amministrativa, come, senza dubbi, lo sarebbe stato il vicesindaco Sergio Gandi.  Nei prossimi giorni incontreremo le altre forze politiche di coalizione per valutare insieme questa candidatura e, ancora una volta, ribadiremo che sarà fondamentale continuare a parlare ad un elettorato trasversale, con una proposta che parli anche agli elettori di centro. Vogliamo proseguire il nostro percorso insieme a coloro che si riconoscono nel modello Gori costruito in questi ultimi dieci anni. Un modello che crediamo sia da preservare, rafforzare e innovare, in un ampio progetto di squadra. Lista Gori continuerà a farsi portavoce del civismo, in un’area politica che guarda ai riformisti e ai moderati”.

“Bene che il PD abbia sciolto i propri dilemmi – così Oriana Ruzzini, consigliera comunale che alle riunioni di coalizione porta la voce di Europa Verde -, abbiamo un elemento in più per valutare come partecipare alle elezioni. Ciò che ci sta a cuore sono i temi, come ribadito anche alla riunione di coalizione. Mobilità, aeroporto, partecipazione: sono argomenti che vanno affrontati con serietà, occorre il coraggio di correggere la rotta e il candidato sindaco che sosterremo è chiamato ad averne”.

Entra più nel merito Claudio Armati di APF: “Non abbiamo mai espresso una preferenza per l’uno o per l’atro, come abbiamo sempre ribadito durante gli incontri. A noi interessa altro, cioè il programma. Siamo ben felici che il Pd sia arrivato ad una sintesi velocemente, perché questo ci consente di poter avere più tempo per poter lavorare. Abbiamo infatti la fortuna di avere di fronte otto mesi per ragionare sui grandi temi che riguardano la città. E su alcuni di questi ci siamo espressi fin da subito, in particolare su quello dell’aeroporto. Su questo, ad esempio, siamo dell’idea che prima di parlare di espansione ci si dovrebbe fare delle domande e immaginare di poter mettere in campo tutti gli strumenti della modernità per cercare di coniugare l’interesse della collettività con il benessere dei cittadini. Diciamo che abbiamo scelto di non presentare nessun candidato nostro, tantomeno di mettere in discussione le due figure indicate dal Pd per la corsa a Palazzo Frizzoni, piuttosto abbiamo ribadito con forza che la nostra presenza, in coalizione, è legata alla condivisione rispetto a certi argomenti. Perché se è vero che l’amministrazione ha fatto buone cose in questi due mandati, è pur vero che altre sono da sistemare”.

Più stringato ma altrettanto chiaro Alfredo di Sirio, coordinatore di Alleanza Verdi Sinistra Italiana: “Prendiamo atto della scelta fatta dal Pd e rimandiamo le nostre considerazioni alla prossima riunione di coalizione nella consapevolezza che non abbiamo messo veti alle candidature proposte e che non abbiamo nemmeno proposto un nome nostro. Di certo, quello che ci interessa di più, è il programma. A breve ci confronteremo con il PD e le altre forze progressiste della città sui contenuti per noi ineludibili (lavoro, ambiente e partecipazione) per offrire a Bergamo una proposta politica innovativa e convincente in grado di battere le destre”.

Parere favorevole anche per Dino Paoli di +Europa: “Siamo molto soddisfatti della decisione presa dal Pd e apprezziamo molto la candidatura di Elena Carnevali che troviamo essere una persona dalla comprovata esperienza politica e dall’acuta sensibilità sociale che per noi è un tema importantissimo, soprattutto quello dei diritti. Credo che in questa coalizione ci sia assolutamente spazio anche per noi che rappresentiamo un partito liberal democratico e riformista. Ma ci tengo anche a sottolineare che, pur condividendo il candidato, correremo con una lista nostra”.

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