Romano di Lombardia. L’abbandono dei rifiuti rimane un tema caldo per la polizia locale romanese, che con il suo nucleo deputato al controllo dei servizi ambientali vigila costantemente la situazione.
“Entro la fine dell’anno rafforzeremo la squadra grazie all’arrivo di un nuovo agente, perché il problema ormai è quotidiano e c’è bisogno di una mano in più – ha spiegato il comandante della polizia locale di Romano Arcangelo di Nardo –. Non c’è un giorno in cui, viaggiando in macchina per andare al lavoro, io non veda spazzatura buttata ai lati delle strade: è ovunque, da Canonica a Romano, passando per Fara, Pontirolo, Castel Cerreto e Brignano. Non è una piaga solo qui da noi, ma in tutta l’Italia, non esistono zone franche. Probabilmente ci sarà sempre chi getterà rifiuti dove non dovrebbe, ma dobbiamo continuare a impegnarci per contenere il fenomeno. La pubblica amministrazione può impegnarsi in questo senso informando i cittadini, utilizzando la tecnologia e controllando direttamente sul posto, ma soprattutto intercettando i responsabili e pulendo subito il territorio, perché si sa che sacchetto chiama sacchetto.
Dallo scorso 10 ottobre, una modifica del decreto legislativo 152/2006 ha trasformato in illecito penale l’abbandono e il deposito incontrollato sul suolo e nelle acque pubbliche di rifiuti da parte dei privati – ha concluso il comandante – e, se l’abbandono avviene con un veicolo, questo viene confiscato. Ciò significa che qualsiasi cittadino che commetta questa tipologia di reato rischierà una denuncia”.
Sono oltre 250 le telecamere fisse attive nella zona distrettuale di Romano, e dall’inizio dell’anno sono state posizionate dagli agenti ben 193 fototrappole. Da inizio 2023 al termine di settembre, i servizi effettuati dal nucleo specialistico sono stati 82, senza contare quelli affiancati dai Rangers d’Italia, associazione di volontariato che si occupa di materia ambientale. Sono invece 23 gli accertamenti eseguiti dagli agenti della polizia locale negli insediamenti residenziali e 12 in quelli produttivi, accertando ben 62 violazioni. Il lato positivo di questi numeri è che i furbetti dell’abbandono dei sacchetti sono stati identificati e prontamente multati.
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