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Il resoconto

Atalanta, il bilancio dei nazionali: De Ketelaere unico qualificato all’Europeo, gol per Pasalic e Scamacca

Il belga è l'unico ad aver staccato il pass: vicini al traguardo anche Djimsiti con l'Albania e l'Olanda di De Roon e dell'infortunato Koopmeiners

Due gol, un qualificato, tanti minuti in campo e, cosa non da meno, nessun nuovo infortunio. L’Atalanta si prepara a riaccogliere a scaglioni i suoi nazionali fino a che il gruppo sarà al completo per lavorare verso il Genoa. Intanto si tirano le somme della pausa.

Atalanta, il bilancio dei nazionali

Pausa abbastanza burrascosa quella che ha vissuto Matteo Ruggeri, finito al centro delle vicende extra campo per aver ricevuto un pugno dal compagno di nazionale Nasti. L’esterno di Zogno è rimasto comunque in ritiro con l’Under 21 di Nunziata ed è anche sceso in campo contro la Norvegia, giocando (mascherato) 90 minuti nella partita vinta 2-0 e valida per le qualificazioni all’Europeo di categoria del 2025.

Due invece gli azzurri nella nazionale maggiore di Luciano Spalletti: Giorgio Scalvini e Gianluca Scamacca. Entrambi sono partiti dalla panchina nel 4-0 rifilato a Malta, nel quale l’attaccante ha giocato il quarto d’ora finale. Nella seconda gara, a Wembley contro l’Inghilterra, sono stati inseriti nella formazione titolare, con esiti diversi: il centrale classe 2003 ha fatto molta fatica, mentre il ventiquattrenne romano è riuscito a trovare il suo primo centro in azzurro, seppur inutile visto il 3-1 finale in favore degli inglesi. Un risultato che complica il cammino dell’Italia verso Euro 2024: servirà battere l’Ucraina in trasferta all’ultima gara, oppure pareggiare dopo aver però battuto la Macedonia. Altrimenti dovrà passare dagli spareggi.

Il primo e finora unico nerazzurro che si è garantito la certezza matematica di giocare il prossimo Europeo è Charles De Ketelaere con il Belgio, grazie alla vittoria sul campo dell’Austria del 13 ottobre che ha certificato il passaggio del turno proprio insieme alla suddetta avversaria. Resta fuori la Svezia di Emil Holm, che ha giocato il secondo tempo nell’amichevole contro la Moldavia, vinta 3-1. Per i due atalantini è stata in ogni caso una pausa drammatica, visti gli attimi di grande paura che hanno vissuto lunedì sera durante la partita Belgio-Svezia a Bruxelles, sospesa per motivi di sicurezza dopo l’attacco terroristico che ha sconvolto l’Europa.

Il prossimo a staccare il pass sarà probabilmente Berat Djimsiti: alla sua Albania manca un solo punto. L’ha guidata da capitano al fondamentale 3-0 sulla Repubblica Ceca, giocando tutti i 90 minuti. Poi è rimasto in panchina a riposare nell’amichevole contro la Bulgaria (viinta 2-0).

Qualificazione sfumata per la Bosnia di Sead Kolasinac, che ha vinto 0-2 in Liechtenstein per tenere vivo il sogno, ma poi è crollata in casa con il Portogallo perdendo 0-5. Due partite praticamente complete per il difensore nerazzurro, anche ammonito nel secondo match.

Rischia di restare fuori anche Mario Pasalic con la Croazia, dopo le sconfitte rimediate contro la Turchia in casa – 0-1, un’ora in campo da titolare senza brillare – e in Galles – 2-1 giocando il secondo tempo e segnando di testa l’unico gol griffato Atalanta di questa pausa nazionali. La nazionale balcanica deve battere Lettonia e Armenia a novembre e sperare che il Galles faccia peggio nelle proprie due partite. Resta sempre valida la possibilità degli spareggi, così come per la Bosnia.

Un passo importante lo ha invece mosso l’Olanda di Marten de Roon – e anche di Teun Koopmeiners, pur se tornato subito a Zingonia per l’infortunio muscolare che lo terrà fuori fino a novembre – grazie alla vittoria 0-1 contro la Grecia, nella quale il mediano nerazzurrro ha giocato i 10 minuti finali. Il successo ha permesso agli Oranje di tornare al secondo posto e avere il proprio destino in mano: basterà battere l’Irlanda o Gibilterra. Nel primo match era arrivato un ko per 1-2 con la Francia con De Roon in campo da titolare e sostituito all’intervallo.

Volando invece oltre l’Atlantico, Juan Musso non ha giocato nemmeno un minuto nei due match di qualificazione al Mondiale 2026 vinti dall’Argentina nel girone Sudamericano: il portiere nerazzurro è stato in panchina nella vittoria per 1-0 contro il Paraguay, mentre ha guardato dalla tribuna i suoi vincere 0-2 sul campo del Perù.

Impegnati solo in amichevole Ademola Lookman, 66 minuti nel 2-2 della Nigeria contro l’Arabia Saudita e mezz’ora nel successo 2-3 contro il Mozambico in Portogallo senza segnare, e Aleksey Miranchuk, 25 minuti nell’1-0 sul Camerun della sua Russia e 84 nel 2-2 con il Kenya.

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