Romano di Lombardia. Dopo un anno di fermo, è quasi tutto pronto per la riapertura della piscina comunale di via Marconi, che vanta di un “quasi” primato: le sue dimensioni, 16 metri di larghezza per 33 di lunghezza, la rendono – assieme a quella di Italcementi – la più lunga vasca della Bergamasca. Un dettaglio importante, perché permetterà all’impianto di ospitare alcune categorie di pallanuoto. La struttura era rimasta chiusa a causa dell’insostenibile innalzamento dei prezzi delle utenze dello scorso anno, che il gestore precedente non era riuscito a reggere. L’amministrazione comunale si è impegnata con alacrità per riaprirla al pubblico nell’arco di un anno, il tempo calcolato dall’ufficio tecnico per svolgere gli interventi necessari e renderla operativa per la stagione invernale 2023.
“Per l’amministrazione la riqualificazione della piscina è stata una scommessa contro il tempo e una priorità: era fondamentale che non rimanesse chiusa, e per farlo dovevamo agire subito. Impianti così, se non vengono riattivati nelle giuste tempistiche, diventano terra di nessuno – ha spiegato il sindaco Sebastian Nicoli –. Siamo ripartiti con l’apertura della vasca esterna, poi abbiamo ingranato su quella interna. La struttura ha 30 anni, e fino a pochi mesi fa era poco attrattiva. Abbiamo quindi pensato a come renderla bella (anche con scelte cromatiche d’impatto) per chi ne farà uso, ma soprattutto funzionale.
Abbiamo fatto il cappotto esterno della struttura, sostituito il 90% dei serramenti e riqualificato completamente l’entrata, la zona bar e l’intero piano vasca. Anche gli spogliatoi sono stati quasi interamente risistemati e automatizzati, con un interessante sistema di controllo dei consumi: per fare la doccia, infatti, si premerà un pulsante che rilascerà acqua per un massimo di due minuti (l’erogazione si blocca mentre ci si sta insaponando, e quando ci si risciacqua viene conteggiato il tempo effettivo a disposizione), evitando inutili sprechi. A breve sarà implementato un sistema software per gestire gli accessi e verranno installati dei tornelli per registrare le presenze”.
Investimenti importanti, che tra la piscina interna ed esterna costeranno al comune circa un milione di euro, di cui la metà provengono da finanziamenti esterni. La parte dei fondi di Regione Lombardia sarà invece utilizzata per il rifacimento dell’illuminazione e dell’impiantistica interna. Inoltre, c’è anche una quota di fondi che ogni anno viene erogata ai comuni dal governo per l’efficientamento energetico degli immobili comunali.
Dal 2 ottobre scorso c’è un nuovo gestore, Rari Nantes Orobica, associazione sportiva di Bergamo che si occupa di pallanuoto e che per i prossimi due anni amministrerà la struttura a tuttotondo.
“L’impianto dovrebbe essere operativo dalla penultima settimana di ottobre – ha affermato il presidente dell’associazione Erik Turcutto – e siamo rimasti piacevolmente colpiti dal vedere l’inaspettata ondata di pre-iscrizioni che ci è giunta: oltre 300 persone in poche settimane (più di 80 per i corsi di nuoto per adulti, 80 per i corsi di nuoto per i bambini, 60 per hydrobike, 60 per aquagym, e una squadra di giovani ragazze per il nuoto sincronizzato). In questi giorni stiamo aspettando gli ultimi componenti per aprire ufficialmente. Abbiamo dedicato degli sconti a chi si è già iscritto e ci sarà una serie di offerte per attrarre i romanesi. Nei prossimi mesi ci organizzeremo anche per ospitare tornei. Nella piscina interna laterale, invece, stiamo pensando a corsi pre-parto per le gestanti e di acquaticità neonatale, ma anche ad attività pensate per ragazzi disabili”.
“Possiamo vantarci di avere uno degli impianti più belli della provincia, ora – ha concluso con orgoglio il sindaco Nicoli – e la soddisfazione è ancora più grande se pensiamo al lavoro che c’è stato dietro, spesso non riconosciuto. Durante le sedute del consiglio, infatti, spesso ci è stato detto che lo stabilimento andava chiuso o demolito; che non saremmo stati in grado di riaprire o che stavamo spendendo troppi soldi. A tutte queste critiche abbiamo ribadito costantemente che avere una struttura dal così grande potenziale e pensare di non restituirla alla città sarebbe stato lo scempio più grande che potessimo fare. Nel giro di quattro mesi, con l’impegno dell’ufficio tecnico e dell’ingegnere Stefano Prezioso, abbiamo inaugurato i camminamenti della Rocca e studiato come riaprire la piscina comunale. Ci vuole tanta volontà per fare tutte queste cose. Qualcuno ci ha spiegato che avrebbe lavorato meglio di noi, e che non ce l’avremmo fatta a riaprire per questa stagione invernale, e invece eccoci qua, pronti per partire”.
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