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Verso le amministrative

Sindaco di Bergamo, Azione lancia Moltrasio ma apre a Saffioti

Settimana intensa per il centrodestra, con incontri a due tra Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia. Tremaglia rilancia con un civico, ma le quotazioni degli azzurri tengono. E il Carroccio la spunta su Seriate

Bergamo. Il centrodestra comincia a scaldare i motori, in vista delle amministrative del 2024. E lo fa con una serie di incontri e di riunioni  non solo tra le forze che compongono la coalizione, ma anche con i possibili alleati. E’ infatti notizia di venerdì della scorsa settimana di una giornata dedicata ai colloqui, due a due, tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, con il primo partito su scala nazionale che ha chiamato a raccolta, per voce del suo coordinatore provinciale, anche parlamentare, Andrea Tremaglia, rispettivamente, nella mattina, gli azzurri e, nel tardo pomeriggio, i vertici del Carroccio.

Appuntamenti top secret, per mettere sul tavolo le intenzioni e, soprattutto, per cominciare a decidere anche le strategie, con le possibili spartizioni e conseguenti ruoli rispetto alle tante partite che attendono Bergamo e oltre 150 comuni nella tornata elettorale del prossimo anno.

Incontri voluti per fare il punto della situazione e nei quali, in sostanza, Fratelli d’Italia avrebbe fornito aggiornamenti sulla sua posizione rispetto al tema candidature: da due contendenti, come si era detto solo qualche tempo fa, si sarebbe arrivati ad uno. Il diniego da parte di uno dei papabili, avrebbe così assottigliato la scuderia del partito con la fiamma, lasciando, a questo punto, ancora più margini di azione da parte di Forza Italia che, al momento, tiene in cascina i suoi quattro papabili, Gallone, Saffioti, Ceci e Jannone.

La maglia sembra ancora tutta da sbrogliare, è vero, ma forse un passo in avanti lo si è fatto e lo si farà ancor più lungo nei prossimi giorni, quando ci sarà il secondo incontro del tavolo regionale dove si dovrà cercare di fare chiarezza anche rispetto alla volontà di Fratelli d’Italia di intestarsi o meno la battaglia di Bergamo, dando seguito alle parole di qualche giorno fa di Daniela Santanché, sulla Provincia Pavese, in cui sembrava pendere più per Cremona e Pavia che per Bergamo, passando così la palla a Forza Italia.

Del resto la Lega, come è emerso nel contesto del recentissimo incontro, ha garantito massima disponibilità a perorare la causa della città, purché le sfide di alcuni dei Comuni sopra i 15mila abitanti siano proprio ad appannaggio degli uomini del suo segretario provinciale Fabrizio Sala. E se Dalmine e Albino sembrano già cosa fatta, la novità sarebbe quella di Seriate dove la Lega avrebbe avuto la meglio, nel gioco delle divisioni, rispetto a Fratelli d’Italia.

Ma non è finita qui. Perché il disegno è più ampio, tanto da immaginare di aggiungere un posto a tavola ai commensali del centrodestra, una sedia a favore di Azione. Il partito guidato da Carlo Calenda è prossimo ad affrontare il suo primo congresso in terra bergamasca, summit dal quale dovrebbe essere eletto, dopo l’addio di Niccolò Carretta e in qualità di segretario provinciale, Adriano Musitelli, il regista di una serie di operazioni che andrebbero proprio a comporre il quadro sopra raccontato.

Musitelli, politico di lungo corso, con un trascorso in Forza Italia, ancora in ottimi rapporti con il partito guidato a livello provinciale da Valois, si sarebbe infatti dato disponibile a partecipare alla cena con gli altri invitati, ma con l’intenzione di non sedersi subito. Di arrivare per il dolce, ecco.

In prima battuta, infatti, il partito dovrebbe correre con un suo candidato, che i ben informati individuano in Andrea Moltrasio, uomo di fiducia di Calenda. Questa almeno, pare, l’intenzione di Musitelli. Una mossa che, secondo le previsioni, potrebbe portare il partito a raccogliere in città una buona fetta di voti, pescati nell’elettorato del centro, una parte di quel 20% che tanto fa gola sia al centrosinistra che al centrodestra. E che peserebbero ancora di più se l’elezione del nuovo sindaco non avvenisse al primo turno, ma al ballottaggio.

Ed è in questa fase che entrerebbe in gioco l’appoggio dell’area moderata alla coalizione di centrodestra. A patto, però, che il candidato scelto a monte fosse Carlo Saffioti, amicissimo di Musitelli, compagno di banco per tanti anni nelle fila di Forza Italia, grande conoscitore e amico del mondo della sanità, rappresentante del voto più strutturato. Pronto così a fare uno scatto in avanti su Alessandra Gallone. che deve attendere il placet da parte di Fratelli d’Italia, partito che per prima ha fondato a Bergamo. Lei che, al di là delle logiche interne alla coalizione, risulta la più temuta dall’amministrazione uscente.

Il tutto per la gloria? Non proprio, così si dice. Ma con una contropartita che potrebbe far riferimento a posizioni di rilievo in alcune partecipate, sia a livello provinciale che regionale.

Sergio Gandi contro Carlo Saffioti? Questo lo scenario possibile per le amministrative 2024? I giochi sono ancora tutti aperti, anche se la scadenza di novembre è ormai vicinissima.

La replica di Azione

Azione rettifica ricostruzione giornalistica: “Moltrasio nome di alta caratura ma stiamo ancora lavorando al programma con le forze sedute con noi al tavolo, non sono ancora stati fatti nomi” dopo l’uscita di una possibile candidatura di Andrea Moltrasio – membro del direttivo nazionale di Azione – e di una possibile alleanza con il centro-destra per le amministrative 2024 sentiamo la necessità di dover rettificare ” dichiara Andrea Valentino, referente cittadino di Bergamo in Azione; poi aggiunge: “Sebbene il nome di Moltrasio sia un nome di alta caratura, attualmente stiamo lavorando con Italia Viva, Associazione Lib-dem, Lombardia Migliore e vari popolari civici ad un programma comune. Il candidato sarà espresso in accordo con tutte le forze che stanno lavorando al programma. Per quanto riguarda l’alleanza con la coalizione di destra, dico che attualmente non è ancora sul tavolo”. Va precisato inoltre che: “quello di novembre sarà il nostro secondo congresso, non il primo come erroneamente scritto nell’articolo”.

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