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L'imprevisto

Il Piano di Sviluppo Aeroportuale “inciampa” sulla conformità urbanistica: stop dal Ministero

Enac lo ha comunicato venerdì mattina a Sacbo, ma il caso dovrebbe essere facilmente superabile: decisione influenzata dal parere negativo dato dal Ministero della Difesa all'acquisizione di un'area che oggi rientra nel perimetro del Reggimento Aquila

Orio al Serio. Un piccolo intoppo, che dovrebbe essere facilmente superato dagli incontri che le parti, tra l’altro, hanno già calendarizzato: nella mattinata di venerdì 13 ottobre il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha comunicato ad Enac  di aver dato parere negativo parere negativo sulla conformità urbanistica del Piano di Sviluppo Aeroportuale 2030 (PSA) dell’aeroporto di Orio al Serio.

Questo il risultato della Conferenza dei Servizi decisoria tenutasi in forma semplificata, chiamata ad esprimersi sul “Master Plan” che attualmente in Italia rappresenta l’unico strumento di previsione, pianificazione e di programmazione degli interventi di sviluppo aeroportuale, riconosciuto dalla normativa vigente in materia, propedeutico alla realizzazione degli interventi all’interno dei sedime aeroportuale di proprietà dello Stato.

Un imprevisto probabilmente riconducibile al parere negativo presentato dal Ministro della Difesa nell’ambito delle controdeduzioni alle osservazioni presenti nei pareri relativi alla procedura di accertamento alla conformità Urbanistica del Piano di Sviluppo dell’aeroporto.

Un “no” che ha confini ben precisi, che si estendono su circa settemila metri quadrati di sedime militare che il demanio aeronautico vorrebbe acquisire nell’ottica di un miglioramento viabilistico: una porzione di territorio perimetrale appartenente al confinante 3° Reggimento Sostegno AVES “Aquila” che la Difesa ritiene strategica.

area psa aeroporto reggimento aquila
Nel cerchio rosso l'area di interesse inserita nel PSA

Pur arrestando momentaneamente la conformità urbanistica, l’ostacolo appare comunque tutt’altro che insormontabile: la prossima settimana si riapriranno già le interlocuzioni con le direzioni competenti del Ministero delle Infrastrutture, alla ricerca di una soluzione che possa soddisfare le parti.

I rapporti con la Difesa sono ottimi e già in passato si era arrivati a un accordo per la cessione di un’altra area afferente al Reggimento Aquila: per questo Sacbo è tranquilla sul buon esito della questione e confida che i prossimi incontri tra Enac (che è la proponente del PSA di Orio e ritiene che nulla osti alla positiva conclusione della procedura di verifica di compatibilità urbanistica) e Ministero delle Infrastrutture consentiranno di chiarire quali siano, nel dettaglio, gli aspetti da rivedere riguardo la parte urbanistica e arrivare dopo 7 anni finalmente “a dama” col Piano di Sviluppo Aeroportuale 2030.

 

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