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La decisione

Omicidio di Bottanuco, Paolo Corna è agli arresti domiciliari

Il 77enne che lo scorso 3 settembre ha ucciso il figlio Giambattista a coltellate, è stato ricoverato un mese nel reparto di Psichiatria del Papa Giovanni e ora è a casa di un cugino della moglie

Bottanuco. Da una settimana Paolo Corna, il 77enne che lo scorso 3 settembre ha accoltellato a morte il figlio Giambattista, 54 anni, è agli arresti domiciliari a casa di un cugino della moglie. Il giudice ha concesso anche l’autorizzazione alla consorte, alle tre figlie e al nipotino di fargli visita.

Anche perché, nella relazione stilata dai medici del reparto di Psichiatria del Papa Giovanni, dove Corna è stato ricoverato per un mese nella camera blindata, viene fatto riferimento ad un miglioramento delle condizioni psichiche dell’anziano dopo l’incontro con i parenti.

In seguito all’omicidio, avvenuto al culmine di una lite, Paolo Corna è stato tratto in arresto. Considerate le sue fragilità e la preoccupazione rispetto a possibili atti autolesionistici, è stato fin da subito ricoverato in stato di detenzione in ospedale. Le porte del carcere per lui non si sono mai aperte in quanto il suo difensore, l’avvocato Barbara Bruni, ha fatto richiesta di una misura meno afflittiva ed ha ottenuto i domiciliari. Il gip ha infatti ritenuto che non sussista il pericolo di reiterazione del reato, in quanto l’omicidio sarebbe legato a quel momento eccezionale. Inoltre Corna è stato accolto in casa del parente della moglie e non nella propria abitazione, luogo dove si è consumato il delitto.

Il rapporto tra Giambattista e i suoi genitori era da tempo molto conflittuale. Dopo anni di vizi e dipendenze, il 54enne era sotto la supervisione del padre e della madre, che gestivano anche il suo stipendio di operaio. I litigi si verificavano soprattutto nei fine settimana, quando l’uomo voleva uscire e chiedeva i soldi ai genitori.

Anche il 3 settembre aveva chiesto contanti al padre. La mattina Paolo gli aveva consegnato 20 euro, ma nel pomeriggio era arrivata una nuova richiesta di denaro ed era partita un’accesa discussione. Padre, madre e figlio hanno litigato in cucina, Giambattista ha spintonato entrambi poi è andato in camera sua, dove ha continuato a urlare e a lanciare oggetti contro il muro. A quel punto Paolo ha afferrato un trinciante, ha raggiunto il figlio e lo ha colpito tre volte all’addome.

Giambattista è stramazzato al suolo ed è morto poco dopo sotto gli occhi dei suoi genitori. A quel punto il 77enne ha preso il telefono, ha composto il 112, ed ha confessato l’omicidio.

Bottanuco, il luogo dell'omicidio
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