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Consiglio comunale

Nuovo Pgt, Gori: “La Bergamo del futuro? Sostenibile, inclusiva e attrattiva”

Il sindaco detta l'indirizzo politico del rivoluzionario documento che cambierà il volto alla città. Demografia e clima i concetti di base della narrazione tenuta in aula

Bergamo. Sostenibilità, inclusività e attrattività. Questi i tre concetti su cui si fonda il nuovo Piano Regolatore del Territorio, il Pgt, portato in aula per la maratona di approvazione da parte del Consiglio Comunale. Un documento che disegna la Bergamo del futuro e che la immagina secondo proprio i criteri che appartengono alla narrazione del sindaco Giorgio Gori, chiamato a dare l’indirizzo politico di un testo tanto complesso quanto articolato, capace di racchiudere le grandi sfide del futuro: l’ambiente, l’accoglienza, la casa e la famiglia. E il primo cittadino lo fa con uno sguardo allargato che parte sì dal centro urbano, ma che strizza l’occhio ad una dimensione più grande, quella nazionale e europea.

“Questo disegno ha l’ambizione di dar vita ad una visione condivisa, quella della città del futuro – così Gori -. Nasce da un’azione partecipata con il territorio, ed è volto a vincere le sfide del futuro e ad immaginare Bergamo proiettata nei giorni a venire. L’analisi parte dal fatto che la città è molto cambiata negli anni e quel piano, quello di 15 anni fa, peraltro precedente alla crisi del 2008, conteneva previsioni ottimistiche anche sulla crescita della popolazione,  ma non sostenute dall’evidenza dei fatti.

Nel frattempo sono arrivate nuove sfide e infatti questo Pgt contiene visioni a medio e lungo periodo e ci tengo a dire che nasce da un processo di partecipazione. E’ dunque tutt’altro che un documento che piove dall’altro e mi auguro possa essere uno strumento, una bussola capace di orientare anche per chi arriverà dopo questa amministrazione”.

Demografia e clima

Gori parte dai numeri per sviscerare il tema demografico, la base del ragionamento sotteso alla costruzione del documento: “Partiamo dal principio che, ad oggi, la popolazione over sessanta rappresenta il 32 per cento della popolazione e che in questi 25 anni gli over 80 sono raddoppiati. La composizione delle famiglie è cambiata, oggi sono il 47 per cento. A determinare il quadro certamente anche la drastica diminuzione delle nascite, fenomeno che ormai perdura da 30 anni. Nonostante il quadro decisamente poco consolante a livello nazionale, Bergamo viaggia in termini di continuità. La città tiene in termini di residenti, con una sola quota del 16-17 per cento rappresentata da stranieri. A differenza della maggioranza di capoluoghi italiani, Bergamo si racconta come una città con una forte capacità attrattiva. Variabile determinante nel contesto dell’analisi è poi quella ecologica, intesa sia come manifestazione del cambiamento climatico, che come rilevanza sul tema e necessità pratica di partecipare”.

“L’obiettivo del Pgt è quindi quello di orientare le idee e i processi attraverso tre pilastri: la sostenibilità, l’inclusività e l’attrattività. Bergamo vuole essere una città che si rivolge ai giovani, capace di offrire crescita e opportunità. Bergamo si sente e si deve sentire una città europea, che si propone la mission di offrire il meglio anche dal punto di vista dell’educazione e dell’offerta scolastica, convinti che la conoscenza sia il fattore e la spinta della crescita individuale e collettiva. Attrattiva grazie anche al suo aeroporto e ai progetti che riguardano la mobilità.

Stiamo parlando di una città che ha cambiato rotta, perché non punta più all’espansione fisica e al consumo di suolo, ma alla rifunzionalizzazione di spazi e di luoghi, alla riqualificazione urbana. Un ruolo fondamentale lo ha avuto la cultura, la forza delle sue fondazioni, il suo tessuto associativo: tutti elementi che hanno contribuito a rendere unico il successo della Capitale e il consolidamento del ruolo di città universitaria e di città turistica”.

Bergamo sostenibile, dice il sindaco: “Significa pensare e vivere una città che si misura con le comunità energetica, capace di aggiudicarsi i fondi del progetto Pinqua, che lavora per migliorare la qualità dell’aria, per la zonizzazione acustica dell’aeroporto di Orio, che punta a una riduzione da 51 a 3 delle aree di trasformazioni, che opera per riportare ad aree agricole oltre 850mila metri quadrati di territorio. Non solo. Che investe 300mila metri quadrati di territorio per realizzare le connessioni tra le stanze verdi attraverso la compensazione urbanistica. Bergamo si estende su una superficie complessiva di 40 chilometri quadrati e con questo Pgt il sistema del verde urbano arriverà a 20 chilometri, ovvero alla metà”.

“Bergamo inclusiva perchè città attenta alle fragilità e volta a mitigare il rischio della solitudine. Come? Puntando sui quartieri, luoghi di veri sensi di appartenenza. Ma anche un centro urbano che parla ai suoi cittadini attraverso il concetto di casa, con abitazioni accessibili, dal punto di vista economico. E la dinamica deve essere di successo, ovvero di equilibrio tra il tema della compravendita e quello del potere di acquisto. Anche per questo è importante incrementare le quote del co-housing e del fondo per l’abitare che serviranno proprio a facilitare e a favorire le condizioni di chi è più fragile, avvalorando così lo scongelamento dello stock immobiliare che ad oggi ristagna”.

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