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Letto per voi

Israele è in guerra, con l’aiuto dell’Iran

L'analisi sulla guerra in Israele del senatore bergamasco Giulio Terzi di Sant'Agata, già Ministro degli Esteri e ambasciatore in Israele

Pubblichiamo l’articolo del senatore bergamasco Giulio Terzi di Sant’Agata, già Ministro degli Esteri, apparso su The Global News.it

È con sgomento e profonda angoscia e tristezza che commento con voi quanto sta succedendo nella terra d’Israele .

La cronaca sicuramente già la conoscete, ne hanno parlato tutti i giornali, le radio e le TV: siamo nuovamente dinnanzi a un’offensiva su larga scala per mano dei terroristi di Hamas contro i civili israeliani.

Un attacco ad Israele – tutt’altro che concluso – che ha incluso massacri criminali e rapimenti di uomini, donne e anche bambini piccoli nonché distruzioni e bombardamenti per mano dei terroristi palestinesi: mentre scrivo, il bilancio è di oltre 700 morti, 100 persone portate via come ostaggi (tra cui donne e bambini) e anche una turista tedesca rapita mentre partecipava ad una festa: il suo corpo, seminudo e con le gambe spezzate, è stato riconosciuto dalla mamma sui Social…

Il Presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas non ha condannato in alcun modo il gravissimo attacco terroristico e ha anzi ribadito il “diritto del popolo palestinese a difendersi”, come se atrocità di questo genere potessero venir classificate sotto la voce “strategie di difesa”, e rovesciando così, come sempre, tutte le responsabilità contro Tel Aviv.

Ma è bene andare oltre: si tratta di un attacco evidentemente pianificato da tempo, questo è certo, con la complicità di Stati terroristici, organizzazioni e loro “proxies” che forniscono supporto in termini di denaro, armi, assistenza logistica e formazione…

Hamas viene infatti entusiasticamente elogiata dall’Iran, lo Stato a sua volta terrorista che colpisce da anni Israele e più in generale l’occidente, finanziando, armando e dirigendo Hezbollah, Hamas e Jihad Islamica. I Pasdaran iraniani – IRGG – onnipotente e corrotto braccio armato che governa ampia parte dell’industria militare, della finanza e dell’energia iraniani – è direttamente coinvolto, da sempre, nelle attività terroristiche contro Israele, in Siria, Libano e Iraq, sino all’Afghanistan, come anche negli assassini dei dissidenti perpetrati insieme al MOIS, l’intelligence di Teheran.

Chi può quindi anche solo sognare che Hamas e Hezbollah agiscano per la prima volta nella loro storia da soli, senza che i mullah iraniani neppure fossero al corrente? Bisogna trarne finalmente, e con drammatico ritardo, trarne tutte le conseguenze. Subito. Alla luce dei tragici eventi di ieri e oggi, è tempo che tutti coloro che rassicurano Gerusalemme della loro amicizia e del loro sostegno, prendano iniziative serie, immediate e inequivoche, e non solo per denunciare e condannare gli autori dell’aggressione odierna: è necessario sanzionare i responsabili che perseguono apertamente il preciso obiettivo della distruzione totale dello Stato israeliano, occorre soffocare finanziariamente i due principali attori non statali responsabili delle violenze in Israele e in altre parti del Medio Oriente, ed è inoltre necessario espellere l’Iran dagli organi ONU sulla promozione dei diritti umani, per impedire a Teheran di continuare nella sua opera di sabotaggio.

A conferma di quanto dico, sottolineo come non vi sia una sola parola di condanna degli attacchi terroristici o anche solo di vicinanza alle vittime civili, anche adolescenti e bambini, nel comunicato stampa dell’ambasciata di Palestina in Italia: il comunicato palestinese e semplicemente (guarda caso) identico a quelli iraniani.

In conclusione, tutto il primo pensiero e la mia solidarietà vanno agli israeliani che hanno subito per l’ennesima volta questi crimini orrendi, una serie di attacchi con modalità così massicce (migliaia di missili lanciati dai territori Palestinesi verso aree civili israeliane) mai viste negli ultimi decenni, forse superiori persino a quelle della “seconda intifada”, che ricordo nitidamente, avendola vissuta, all’epoca, proprio come Ambasciatore d’Italia in Israele.

Israele Palestina Getty Imagine
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