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Tribunale

Chiamate in Russia, cene e anche l’acquisto di 3 asini: sospetto peculato per l’ex sindaco di Aviatico

Nell'udienza di giovedì a carico di Stefano Dentella, ha parlato l'attuale sindaco Carrara, che ha fatto partire l'esposto

Aviatico. Telefonate in Romania, Ucraina, Svizzera, Bielorussia e Thailandia. Di notte e di giorno. Tutte partite, tra il 2011 e il 2016, dal telefonino del Comune in uso all’allora sindaco Stefano Dentella, primo cittadino dal 2003 al 2013.

C’erano anche altri aspetti poco convincenti nei capitoli di bilancio dell’ente pubblico e anche in quelli della Monte Poieto, società totalmente partecipata dal Comune fino al 2016, della quale Dentella era legale rappresentante. Come l’acquisto, con la carta di credito della partecipata, di tre asini per una presunta attività di ippoterapia mai partita, tant’è che dopo sei mesi gli animali sono stati macellati. E poi confezioni di vino, composizioni di candele, rimborsi chilometrici, cene in ristoranti per più persone.

Spese, per un totale di poco più di 30mila euro, che non trovavano una giustificazione e che cinque anni fa, al momento del suo insediamento, hanno insospettito l’attuale sindaco del paese, Mattia Carrara, che giovedì 5 ottobre è stato sentito come testimone nel corso del processo per peculato a carico di Dentella.

“Quando ho preso in mano i conti della società Monte Poieto, essendo in qualità di sindaco responsabile dell’ente, ho notato delle discrepanze dal punto di vista contabile, così mi sono messo ad analizzare la situazione ed ho scoperto che anche il mio predecessore, Michele Villarboito, aveva notato le anomalie e aveva dato mandato agli uffici di recuperare le telefonate e inserire tutto in un cd – spiega Carrara -. A quel punto ho chiesto un appuntamento con l’allora procuratore Walter Mapelli, durante il quale gli ho spiegato la situazione. Lui mi aveva informato che, in caso di danno erariale, non denunciare avrebbe potuto far ricadere la responsabilità anche su di me. Lo stesso mi dissero anche i funzionari della Corte dei Conti”.

Così partì la denuncia, ma gran parte degli episodi, quelli accertati dalla Guardia di Finanza fino al 2013, sono ormai prescritti. Le spese contabili erano elevate e non erano state inserite nel capitolo delle spese di rappresentanza “potevano essere ricondotte a spese della Monte Poieto, ma sarebbe stata una cosa strana, dato che la società aveva solamente una funzione finanziaria e percepiva un canone d’affitto da un soggetto terzo che gestiva gli impianti di risalita, il bar e il ristorante”.

Le telefonate e le cene potevano riguardare rapporti con possibili investitori stranieri? “Strano però che non ci sia nulla di scritto, nessuna email, nessun gemellaggio in atto tra Aviatico e un altro paese europeo – ha spiegato Carrara -. E poi non avrebbe avuto senso per la società adoperarsi per promuovere l’attività, dato che percepiva un canone fosso d’affitto. Non ci avrebbe comunque guadagnato nulla. E poi la Monte Poieto aveva solamente un dipendente, ovvero Dentella, prima in qualità di sindaco e in un secondo momento, quando la partecipata è stata ceduta dal Comune per il 56% proprio allo stesso Dentella che ha avanzato un’offerta creando la Sviluppo Monte Poieto, quindi non si spiegano i conti al ristorante per più persone”.

Il sindaco Carrara aveva pensato di recuperare il denaro del Comune mettendo in mora Dentella, ma questi aveva risposto stizzito, scrivendo che con i documenti “poteva pulircisi il c…”.

La prossima udienza è stata fissata per il 18 gennaio 2024.

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