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Tribunale

Accoltella il collega dopo una lite: condannato a 6 anni per tentato omicidio

I fatti sono avvenuti il 15 ottobre 2022 in una struttura ricettiva di Costa Volpino, dove i due, operai ucraini di una ditta di carpenteria metallica, alloggiavano temporaneamente

Costa Volpino. Avevano litigato in preda ai fumi dell’alcol, si erano anche messi le mani addosso. Quando ormai sembrava tutto finito, Oleksandr Odorodko, ucraino di 51 anni, aveva afferrato un coltello e affondato la lama nell’addome del collega, facendolo finire in ospedale in prognosi riservata.

Venerdì 6 ottobre è stato condannato in abbreviato per tentato omicidio a 6 anni di reclusione.

I fatti risalgono ad un anno fa. Era il 15 ottobre 2022, sabato, e tre dipendenti di una ditta di carpenteria metallica, tutti originari dell’Est Europa, avevano terminato la loro giornata lavorativa ed erano rientrati nel mini appartamento in una struttura ricettiva di Costa Volpino, dove alloggiavano temporaneamente.

I tre avevano iniziato a bere e tra due di loro era partita una accesa discussione per futili motivi, tanto che nemmeno loro erano poi riusciti a ricordare il perché della lite.

I due colleghi si erano picchiati, poi gli animi si erano calmati. Il terzo operaio era uscito sul balcone per fumare una sigaretta, gli altri due erano rimasti nella stanza. Odorodko improvvisamente aveva afferrato un coltello con una lama da 10 centimetri ed aveva colpito all’addome il collega R.M., 60 anni. L’uomo era stramazzato al suolo in una pozza di sangue: quando sul posto erano arrivati i sanitari del 118 lo avevano trovato con un profondo taglio in pancia e con le viscere esposte. Lo avevano stabilizzato e trasportato d’urgenza all’ospedale Papa Giovanni, dov’era stato operato e trasferito in rianimazione.

L’aggressore era stato arrestato dai carabinieri di Costa Volpino e portato in carcere. Aveva subito ammesso le sue responsabilità e, dopo aver trascorso qualche tempo in cella, era stato trasferito agli arresti domiciliari, dove si trova tutt’ora.

Nel frattempo, fortunatamente, le condizioni del collega si erano stabilizzate, era uscito dalla terapia intensiva e dopo qualche giorno di osservazione, era stato dimesso con una prognosi di 30 giorni.

Durante l’udienza preliminare il pubblico ministero ha chiesto una pena di 4 anni e 8 mesi, ma il giudice Stefano Storto ha ritenuto non fosse sufficiente, così ha condannato l’ucraino a 6 anni di reclusione.

 

Carabinieri sera
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