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Capitale della cultura

Bergamo celebra Costantino Beltrami: una mostra a 200 anni dalla scoperta delle sorgenti del Mississipi

La collezione contiene dei pezzi unici, come il vocabolario Sioux del bergamasco, un tentativo di sistematizzare la lingua nativa, o il flauto indiano più antico, diventato il modello del cosiddetto 'Beltrami's flute'

Bergamo. Fin troppo facile stabilire chi non fosse, altrettanto difficile comprendere la portata delle sue avventure e del suo lascito. Costantino Beltrami, nato a Bergamo nel 1779, rappresenta una delle personalità bergamasche più affascinanti del XIX secolo, ma nonostante questo è rimasto per troppo tempo nell’ombra, “abbandonato dalla sua stessa patria”.

Venerdì 27 ottobre apre al pubblico la nuova mostra sulla storia di Costantino Beltrami all’interno del Museo di Scienze Naturali in Piazza Cittadella a Bergamo Alta: l’esposizione rappresenta uno degli eventi più importanti di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023 e contiene un percorso espositivo che in varie tappe racconta la storia dell’illustre bergamasco tramite una collezione di reperti delle sue avventure oltreoceano.

“L’idea di celebrare Beltrami con un’esposizione dedicata risale a prima della pandemia – commenta Nadia Ghisalberti, Assessore alla Cultura del Comune di Bergamo -. L’occasione per finalmente dare seguito al progetto è arrivata quest’anno grazie al 200esimo anniversario della scoperta delle sorgenti del Mississippi e al trasferimento di una serie di importanti reperti fino ad ora conservati nella casa di Filottrano. Più ci si avvicina al personaggio di Beltrami più si comprendono la complessità e le contraddizioni dietro la sua figura. Molti dei disegni presenti sui reperti sono difficilmente interpretabili con lo sguardo occidentale, ma devono essere guardati con gli occhi dei Nativi Americani: bisogna vestire i loro panni, guardare il mondo da una prospettiva diversa”.

Figlio dell’illuminismo ma attratto in età adulta dal romanticismo, la vita bergamasca di Beltrami rimane un mistero – accertata solamente la sua presenza in Piazza Vecchia durante l’innalzamento dell’albero della libertà a Bergamo nel 1797 – ma celebri e provati sono i suoi viaggi negli Stati Uniti, in Messico e ad Haiti, nella prima repubblica nata dalla rivolta degli schiavi afro-americani.

“Significativa del rilievo delle avventure del bergamasco la nascita negli Stati Uniti della ‘Beltrami County’, contea in cui viene celebrato come un padre fondatore – racconta Barbara Mazzoleni, curatrice della mostra -. I suoi viaggi furono guidati da una vera e propria curiosità onnivora. Il ‘Nuovo Mondo’ da scoprire nel nuovo percorso espositivo non è rappresentato soltanto dall’America dell’Ottocento ma anche dalla costellazione di eventi che hanno caratterizzato la vita dello stesso Beltrami: la mostra è un tentativo di restituire tutti i diversi ‘Beltrani’ che componevano la sua personalità”.

mostra beltrami

La nuova esposizione è composta da una settantina di oggetti: parte della collezione oggetti di culto, oggetti rituali e artefatti di uso quotidiano, apparentemente di poca importanza – come mocassini e frecce – ma che in realtà rappresentano un patrimonio unico. La collezione contiene dei pezzi unici, come il vocabolario Sioux del bergamasco, un tentativo di sistematizzare la lingua nativa, o il flauto indiano più antico, diventato il modello del cosiddetto ‘Beltrami’s flute’. Come logo della mostra è stato scelto il tamburo sciamanico portato con sé attraverso l’Atlantico dal viaggiatore. Non tutta l’eredità di Beltrami è tuttavia nota: recentemente è stata scoperta una corteccia di betulla con inciso la mappa delle sorgenti del Mississippi.

“Oggetti appartenuti a Costantino Beltrami fanno parte della collezione dell’Istituto Caffi ancora prima che esso diventasse un ente civico, ma la sua figura è stata riscoperta nel 1973, nell’anno del centocinquantesimo anniversario della scoperta delle sorgenti dei Mississippi – prosegue Marco Valle, curatore della mostra e direttore del Museo di Scienze Naturali di Bergamo -. Noto come ‘L’uomo con l’ombrello rosso’, ci siamo resi effettivamente conto della portata della sua esperienza per l’attenzione della comunità di ricerca americana e dei nativi che, anche negli ultimi anni, sono venuti a Bergamo appositamente per vedere la sua collezione: nel 1988 alcuni di questi oggetti furono richiesti in Canada da un museo di Calgary in occasione dei XV Giochi Olimpici Invernali”.

Il dichiarato obiettivo dell’esposizione è fare in modo che più nessuno si debba chiedere “Beltrami chi?”, rendendo omaggio e riconoscendo il valore dei viaggi di Beltrami, deceduto a Filottrano nel 1855.

Il costo dell’ingresso al museo, gratuito fino ai 18 anni, rimarrà a 3 euro anche con l’apertura della mostra, un forte segnale per favorire il più possibile l’accesso all’esposizione, che rimarrà aperta fino al 10 marzo 2024.

L’esposizione è stata realizzata dal Museo Civico di Scienze Naturali con la collaborazione di Biblioteca Civica Angelo Mai, Shakopee Mdewakanton Sioux Community e Beltrami County Historical Society.

L’allestimento della mostra è stato ultimato grazie alla collaborazione con Momu – Mostre e Musei, Italiana Legno e Sfelab.

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