• Abbonati
Bergamo

Rivoluzione verde a Longuelo, la minoranza punta il dito sul consumo di suolo

E sul Centro Servizi Forza Italia mette l'accento sull'azione personalistica dell'azienda che si farà carico dell'intervento, mentre la Lega su quello relativo alla mobilità

Bergamo. La realizzazione di 6 palazzine di quattro piani, con il 30 per cento in meno di consumo di suolo previsto, un edificato di 4500 metri quadrati, una serie di strutture interrate, una pista ciclopedonale e la realizzazione di due parcheggi ad uso pubblico: questa la rivoluzione verde, accompagnata ad una matrice residenziale, per riqualificare un’area dismessa al confine tra Longuelo e Curno. Un sì del consiglio comunale da parte di maggioranza e minoranza, con qualche polemica relativa al tema del consumo di suolo.

Passa anche la delibera relativa alla riqualificazione dell’edificio di via Statuto in virtù della nuova vita che prenderà, precisamente quella relativa alla sede universitaria.

Diatriba, poi, sul tema della demolizione e rifacimento dell’edificio relativo al Centro Servizi con la Lega che punta il dito sulla viabilità e Forza Italia invece sulla volontà personalistica dell’azienda che si è fatta carico dell’intervento più che sull’utilità e sulla funzione pubblica dello stesso.

L’area dismessa tra Bergamo e Curno

La proposta di piano attuativo è relativa alla trasformazione urbanistica dell’area che si trova in via Perosi, a Longuelo, vicino al parco delle Ortaglie e a ridosso delle attività commerciali che si affacciano sulla Briantea, tra cui il fast food McDonald’s. L’intervento prevede la riqualificazione della pista ciclopedonale di via Perosi e del parco delle Ortaglie, che avrà anche una nuova area giochi. Prima del voto, la discussione si accende sul tema del consumo di suolo e sulla mobilità dell’area considerata.

Alberto Ribolla, Lega: “Si tratta di un’area da recuperare, con molti problemi di traffico. Il mio voto sarà favorevole, ma credo serva una maggiore attenzione alla mobilità”. “Area borderline a cavallo tra due comuni, con aspetti in chiaroscuro – così Gianfranco Ceci, Forza Italia – che presenta una superficie permeabile in diminuzione. Se non fosse per il recupero e per la pista ciclabile, il mio voto sarebbe negativo. Va bene perché sono previste sei palazzine di 14 metri di altezza e 4 piani ciascuna, abbastanza compatibili con la natura del territorio”. Così Enrico Facoetti, Lega: “Andiamo ad approvare un piano attuativo su un’area libera. Ma questo avviene a pochi giorni dall’approvazione del Pgt, dove si insiste molto sul concetto di diminuzione del consumo di suolo. E questo intervento mi sembra andare nella direzione opposta”. Ezio Deligios, Lista Gori: “Non stiamo consumando suolo, ma stiamo portando avanti un intervento con ritorni pubblici interessanti tra i quali alcuni di ricucitura e riqualificazione”.

La riqualificazione dell’edificio di via Statuto

“Si tratta di un edificio di 24mila metri quadrati, che coinvolge l’edificio dell’ex Montelungo Colleoni di via Statuto e gli ex Riuniti – così Francesco Valesini, assessore alla Riqualificazione del Comune di Bergamo -. A due anni dalla decisione, siamo a presentare il piano che prevede il trasferimento dell’Università di Bergamo che ha voluto riadattare altri contenitori presenti in città per dare loro vita nuova. Si tratta di una serie di comparti tra i quali, in primo, quello lungo via Statuto, dedicato all’area didattica, poi un edificio di maggior dimensione per le residenze e l’impianto sportivo per le funzioni sportive universitarie. L’interesse pubblico è insito alla stessa sua funzione e oggi, dal punto di vista urbanistico, è quella istituzionale, volta a garantire i servizi per l’istruzione. La richiesta è quindi quella di costruire, con un intervento di ristrutturazione edilizia senza abbattimento, al netto dell’acquisizione del bene di 50 milioni di euro. Ci saranno anche i parcheggi interrati. Il centro sportivo sarà convenzionato”.

Il centro servizi

“Si tratta di un edificio di 36mila metri quadrati, con una struttura di calcestruzzo e costi di demolizione impressionanti” comincia così l’esposizione dell’assessore Valesini riguardo la vicenda del Centro Servizi -. “La convenzione quadro definisce il futuro dell’area del cosiddetto Centro Servizi, l’enorme edificio mai completato dal Ministero delle Finanze e che sorge a poca distanza dall’autostrada A4 nell’ultimo lembo di territorio del capoluogo verso sud e dell’area a nord di proprietà A2a dove sarà realizzata la nuova sede di Aprica, oggi ospitata in via Moroni. Un accordo che passerà presto in Commissione e in Consiglio Comunale e che coinvolge i Comuni di Azzano San Paolo e Orio al Serio oltre a Vitali Spa, Bergamo Infrastrutture e la stessa A2A. Prosegue così l’iter di un accordo che punta a demolire innanzitutto il vecchio edificio del Centro Servizi, acquistato di recente da Vitali Spa, e che è praticamente da sempre abbandonato. 36 mila metri quadri e 5 piani, dotati di 8 ascensori, 166 mila cubi che si sviluppano su un’area di 30 mila metri quadri, è stato dimenticato 28 anni fa, da quando cioè il cantiere voluto dal Ministero si è interrotto senza più riprendere. Costato 100 miliardi di vecchie lire, era stato pensato come archivio in grado di ospitare i modelli 730 e 740 cartacei dell’intera Lombardia. Un piano reso poi evidentemente inutile dall’avvento delle tecnologie digitali.

La convenzione, a cui i tre Comuni e i due principali attori presenti nell’area stanno lavorando da quasi tre anni, non solo potrebbe essere in grado di definire la demolizione dell’enorme rudere, ma anche attivare un processo di trasformazione dell’intero ambito.

Qui, infatti, è destinata a insediarsi la futura sede di A2A e Aprica a Bergamo, un’operazione complessa e integrata che punta non solo a trasferire in loco le sedi di via Moroni (che sarà interessata dalla trasformazione del parco Ovest 2), di via Suardi e Codussi, ma anche a realizzare la seconda piazzola ecologica della città (per la quale il Comune e Aprica hanno chiesto finanziamento nell’ambito del PNRR) dopo quella di via Goltara, non più sufficiente a soddisfare le esigenze del capoluogo. Vitali Spa è al lavoro per insediare nell’area un centro in grado di soddisfare le esigenze di consegna del cosiddetto “ultimo miglio”, ovvero il processo di trasferimento di merci alla loro destinazione finale andando a realizzare 15 mila mq di funzioni produttive in sostituzione dei 36 mila mq esistenti. Nell’area troveranno spazio anche parcheggi e un insediamento dedicato al terziario hi-tech. La convenzione quadro prevede anche importanti contropartite pubbliche legate alla realizzazione dell’intervento, per un valore di molto superiore agli oneri tabellari dovuti, fortemente richieste dai sindaci dei due comuni di Azzano e di Orio. Si tratta soprattutto di miglioramenti viabilistici, come la realizzazione di una nuova rotatoria in Comune di Bergamo all’incrocio tra via Zanica, via Campagnola e via de Saussure; la realizzazione di nuova rotatoria lungo la strada comunale Cremasca – in accesso all’area, poco distante dal distributore di gas metano e autolavaggio – con realizzazione di tutte le opere accessorie finalizzate alla fruizione della rotatoria; la messa in opera di interventi finalizzati alla definitiva trasformazione della Via Portico nel Comune di Orio al Serio in un tracciato a senso unico in direzione Orio al Serio; la realizzazione di un tratto di pista ciclabile e, infine, la realizzazione di tutte le opere viabilistiche interne al comparto che andranno a formare un anello utile a migliorare la circolazione dell’intero ambito in previsione dei nuovi insediamenti”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
Sergio Gandi
La polemica
“In piazza per il salario minimo, ma difende chi sottopaga i lavoratori”: il sindacato contro l’avvocato (e vicesindaco) Gandi
Bergamo
Palafrizzoni
Bergamo, la Giunta approva il nuovo Pgt: in Consiglio Comunale 5 sedute in 8 giorni
Atalanta-Roma, 450 agenti allo stadio
Bergamo
Sicurezza, esercito e più agenti sulle strade. E nel 2024 raddoppieranno le telecamere
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI