È stato presentato martedì 3 ottobre, nella splendida cornice di Palazzo Comitini a Palermo, il diciassettesimo rapporto ICCSAI-UniBg sul trasporto aereo in Europa con dati interessanti anche sull’aeroporto di Orio.
Ospiti dell’Aeroporto di Palermo, della Città Metropolitana di Palermo e del Comune di Palermo, dopo i saluti del sindaco e delle autorità, il professor Renato Redondi ha esposto i numeri relativi al traffico 2022 fino al primo semestre 2023.
I numeri del report sono chiari: nel 2023, l’Italia ritorna sostanzialmente al traffico 2019, con significative differenze tra un aeroporto e l’altro. In particolare, crescono a doppia cifra gli aeroporti dei capoluoghi regionali del Sud (Bari, Napoli e Palermo) e l’aeroporto di Orio. Questi aeroporti sono già oggi molto al di sopra dei valori 2019.
Più critica la situazione delle merci, il settore è in contrazione, sia rispetto al 2022, sia rispetto al 2019. È un settore particolarmente critico per il Paese, che si vede superato in volume dall’Olanda, dal Lussemburgo e dal Belgio. Ci si sta orientando verso nuovi equilibri, il mercato è più competitivo, la crescita differenziata, con la necessità che i piani industriali siano accompagnati da adeguati investimenti infrastrutturali e territoriali.
All’esposizione del report, è seguito un dibattito a cui hanno partecipato il presidente ENAC, il presidente Assaeroporti e l’amministratore delegato dell’Aeroporto di Palermo. Successivamente, il professor Stefano Paleari ha relazionato la ricerca che ICCSAI ha svolto per conto dell’aeroporto sulle prospettive di sviluppo e le criticità del trasporto aereo siciliano. Le conclusioni sono state affidate al viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Galeazzo Bignami. Numeroso il pubblico, come è consueto oramai a questo appuntamento sul tema del trasporto aereo in Italia.
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