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Martedì notte

Intossicazione alimentare nel centro di accoglienza di Romano: più di 60 persone in ospedale

I vigili del fuoco hanno rilevato consistenti perdite d'acqua nella struttura. I migranti sono già stati ricollocati in altre strutture della Bergamasca

Romano di Lombardia. Il centro di accoglienza profughi di Romano, allocato nell’ex hotel “La Rocca”, torna a far parlare di sé: sono più di 60 gli episodi di intossicazione alimentare rilevati nelle prime ore di martedì (3 ottobre) tra i migranti ospiti della struttura.

Il sindaco Sebastian Nicoli è stato chiamato alle 2 di notte dai vigili del fuoco e dai carabinieri, che erano stati contattati dal personale del centro a seguito di una serie di malesseri avvenuta dopo la cena di lunedì sera. Secondo le ricostruzioni, 62 persone sono state visitate sul posto dal personale sanitario di Areu, intervenuto con tre mezzi di soccorso avanzato, per poi essere trasferite con 5 ambulanze e altri 6 veicoli (auto e furgoni) messi a disposizione dalle organizzazioni di volontariato locali negli ospedali di Romano, Treviglio, Chiari, Zingonia, Crema, Gavazzeni, Alzano Lombardo, Ponte San Pietro, Lodi, Melzo, Vimercate, San Giovanni Bianco e Seriate per accertamenti. Fortunatamente erano tutti codici verdi o gialli, e non sono stati riscontrati casi gravi. L’Ats ha prelevato il cibo della struttura per sottoporlo a delle indagini.

Una volta entrati nell’edificio, i vigili del fuoco hanno notato che all’interno c’erano delle perdite d’acqua consistenti, e che una tubatura comprometteva il soffitto della sala comune. Le perdite riscontrate al primo piano avevano cominciato a diffondersi in diverse stanze attraverso le pareti e le solette. In seguito è stato fatto un sopralluogo congiunto con l’Ats e l’ufficio tecnico del comune, che hanno dichiarato l’ex hotel inagibile.

Gli ospiti del centro di accoglienza che non sono stati portati in ospedale sono già stati smistati e ricollocati nei vari centri di accoglienza della Bergamasca, come quelli di Castione della Presolana e Taleggio. Prima di riaprire le porte dell’ex albergo ai migranti sarà necessario ripristinare delle condizioni di vivibilità decenti, ma al momento non si conoscono le tempistiche. Il sindaco Sebastian Nicoli ha dichiarato: “La situazione che sto denunciando come insostenibile da parecchi mesi continua a peggiorare. Una struttura così vecchia e inadatta è inevitabilmente sotto stress, ed è normale che si arrivi a una situazione di degrado strutturale come questa”.

Nel pomeriggio è stato effettuato un nuovo sopralluogo da parte dell’amministrazione, dei carabinieri, dei vigili del fuoco e della prefettura. Quest’ultima ha deciso di far rientrare all’interno dell’edificio 99 del 160 richiedenti asilo in serata. Altre 13 persone arriveranno nelle prossime ore. Il sindaco di Romano, fortemente contrariato da questa decisione, ha ribadito: “Se questa fosse un’abitazione privata, non otterrebbe l’agibilità. Non conosco i criteri adottati per questa decisione, ma ho chiesto di avere le relazioni dei vigili e dell’Ats, per poter fare le valutazioni con il nostro ufficio tecnico”.

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