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La polemica

“In piazza per il salario minimo, ma difende chi sottopaga i lavoratori”: il sindacato contro l’avvocato (e vicesindaco) Gandi

L'attacco frontale dei rappresentanti territoriali del sindacato Fesica-Confsal. Da Gandi, contattato, nessuna replica

Bergamo. È un attacco frontale all’avvocato, nonché vicesindaco di Bergamo Sergio Gandi, quello che arriva da Francesco Iavarone e Matteo Romeo del sindacato autonomo Fesica-Confsal (Federazioni Sindacati Commercio Artigianato).

A far storcere il naso ai sindacalisti, la presenza del vicesindaco lo scorso 23 settembre ai gazebo del Pd (partito del quale fa parte) per raccogliere firme in favore del salario minimo, ” visto che lo stesso – in qualità di legale, dichiarano i sindacalisti – rappresenta società che sottopagano i lavoratori applicando Contratti di Lavoro più agevolati alle loro tasche e di conseguenza a discapito dei lavoratori”.

“Facciamo presente – continuano Iavarone e Romeo – che il 26 e 27 settembre circa trenta lavoratori appartenenti alla Società Colmach Srl, che gestiva l’appalto presso la società Sabo Spa, di Levate , si sono presentati in tribunale a Bergamo per una causa nei confronti delle due società” perché “gli stessi lavoratori – a detta dei sindacalisti – erano assunti da tempo con la società Co.Ma.Ri, che applicava il contratto collettivo nazionale di lavoro Trasporti e Merci Logistica ma, nell’anno 2021, l’appalto per la gestione di miscelazione e insaccamento fusti veniva appaltato alla neo società denominata Colmach Srl, che a sua volta assumeva tutto il personale presente presso tale appalto, applicando il contratto Multi-Servizi”.

“La situazione più assurda – aggiungono ancora – si è manifestata quando i lavoratori sono stati chiamati a dare le dimissioni dalla società Co.Ma.Ri e a sottoscrivere un verbale di conciliazione a silenzio tombale, laddove un lavoratore non si rendeva disponibile a dare le dimissioni volontarie e a firmare il verbale di conciliazione, allo stesso non veniva garantito il posto di lavoro. Tutto questo in presenza dell’avvocato Sergio Gandi, in veste di rappresentante legale della società e al solo scopo di evitare che il proprio cliente venisse chiamato in causa dai lavoratori per differenze di qualsiasi genere lavorativa”.

“Ora, senza nulla togliere all’avvocato Gandi – concludono i sindacalisti – crediamo che debba decidere se stare dalla parte della classe lavorativa per ottenere un salario minimo, oppure difendere chi il salario e la dignità dei lavoratori li calpesta tutti i giorni”.

Nulla da obiettare, invece, sulla raccolta firme promossa dal Pd. “Anzi, ci auguriamo che vada a buon fine per la dignità di tanti lavoratori sfruttati sui luoghi di lavoro, con la speranza che non sia solo un onda da cavalcare per ottenere più voti nelle prossime elezioni Comunali”.

La redazione di Bergamonews ha ovviamente contattato Gandi, ma l’avvocato ha ritenuto non necessaria una replica.

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