Ghisalba. “L’ultima volta che l’ho sentito era quasi arrivato. Erano le 8, ci aveva mandato la posizione sul cellulare. Avrà percorso quella cresta non so quante volte”. Non si dà pace Pierluigi Sangalli, papà di Diego, il 17enne ritrovato senza vita domenica 1 ottobre in montagna a Valbondione, sul pizzo Porola, una delle cime più alte delle Orobie.
Purtroppo era partito da solo. “La mattina presto, verso le 4.30, con le sue torce e tutto l’occorrente – racconta il padre -. Doveva tornare a Ghisalba verso mezzogiorno perché nel pomeriggio doveva insegnare catechismo ai ragazzi”. Domenica, come spiega un parente, sarebbe stata anche l’occasione per festeggiare i 95 anni della nonna, il cui compleanno per una tragica coincidenza cade proprio nella giornata di lunedì, 2 ottobre.
Tra le grandi passioni di Diego c’era la musica; una passione nata quando era ancora piccolo, che coltivava al Liceo Secco Suardo di Bergamo (nella sua classe, la 3a Y, sono state sospese le lezioni) e che voleva portarsi dietro anche da grande. “Suonava il Basso Tuba nella banda del paese – aggiunge ancora il padre – ma sognava un giorno di arrivare alla Scala di Milano”, città dell’altra sua grande passione: l’Inter. E il pallone in generale, rincorso sui campi della provincia con le maglie di Forza & Costanza, Trevigliese e Tritium, prima di dedicarsi completamente alla musica.
Domenica pomeriggio, dopo vari tentativi di contattarlo al telefono, i genitori hanno lanciato l’allarme. Subito si era messa in moto la task force per la ricerca persone, con i vigili del fuoco di Clusone, il Saf di Bergamo, i carabinieri e i tecnici del Soccorso Alpino.
Il corpo senza vita è stato individuato intorno alle 18,30 grazie all’elicottero, impegnato a sorvolare la zona. Al Soccorso Alpino è spettato il compito di recuperare la salma del ragazzo.
Diego Sangalli lascia nel dolore anche la madre Elena e la sorella Gloria, 20 anni. I funerali mercoledì 4 ottobre alle 14,30.
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