Bergamo. Due opzioni in più. Una riscoperta, l’altra ritrovata. La Dea volta pagina dopo lo 0-0 contro la Juventus, mette da parte il rammarico per non avere strappato tre punti che sarebbero stati più che meritati e punta alla rincorsa al secondo e terzo appuntamento del trittico di fuoco che chiude questo mini-ciclo di sette gare in ventidue giorni. La ripartenza del lunedì è di quelle dolci, perché l'Atalanta ritrova non solo Gianluca Scamacca in gruppo, ma anche un Luis Muriel che è tornato finalmente ad alto livello.
Partiamo dall’attaccante romano, che ha superato i problemi fisici: l'infortunio alla coscia sinistra rimediato a Firenze due settimane fa è stato smaltito in anticipo rispetto ai tempi previsti. Per la Dea è una risorsa inestimabile in più, visto che offre soluzioni aeree come praticamente nessuno in tutta la rosa, come riconosciuto anche da Gasperini: “Contro squadre chiuse ci dà un’opzione importante in più sui cross”.
Una frase che tradisce anche quel pizzico di amarezza per non averlo avuto contro la Juventus, probabilmente. Il mister però guarda avanti e trae dalla partita contro i bianconeri un’altra indicazione di cui fare tesoro. Perché un Muriel così non si vedeva probabilmente dall’autunno di un anno fa, quando in coppia con Lookman trascinava la Dea ancora nelle zone alte della classifica. Poi sono subentrate la scarsa condizione, i problemi fisici, il mercato e tanto altro.
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I segnali di ripresa si erano già visti contro il Rakow, prima e unica da titolare, e anche contro il Cagliari con l’assist a Pasalic per il 2-0 che aveva chiuso la partita. Un giocatore in crescita, sia fisicamente che soprattutto mentalmente. Un pezzo importante del puzzle di Gasperini, che sin dal primo giorno di ritiro ha sempre rimarcato quanto facesse affidamento su di lui.
“Luis sta benone” ha affermato il mister nella conferenza stampa post partita, “ha provato spunti, giocate in velocità”, riferendosi ai dribbling, ma anche alla traversa colta a metà ripresa e al tiro dalla distanza che stava sfuggendo a Szczesny, prima di chiudere con un augurio: “Io vorrei che Lucho faccia la miglior stagione della sua carriera”.
Forse non sarà più, per tanti motivi, il calciatore in grado di segnare venti gol in un anno, ma Muriel è ancora in grado di pesare le giocate. E quello contro la Juve potrebbe essere stato il primo assaggio. Un messaggio chiaro verso Lisbona e Roma, a Sporting e Lazio: la Dea sta bene e in attacco è più carica che mai.
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