Bergamo. Un festival di divulgazione che dal 2003 regala alla città di Bergamo eventi e conferenze dal prestigio scientifico incalcolabile.
BergamoScienza torna nel 2023 con la ventunesima edizione e in occasione dell’inaugurazione ufficiale, prevista per venerdì 29 settembre, il direttore artistico del festival, nonché uno dei fondatori, lo scenografo Alessandro Bettonagli, offre una panoramica degli eventi in programma e degli straordinari risultati raggiunti in questi anni dalla manifestazione.
Risultati eccezionali sia in termini di pubblico, che dall’anno di fondazione continua a gremire gli spazi riservati alle varie iniziative (“Il primo giorno di prenotazione abbiamo ricevuto più di 10.000 richieste in pochi minuti”), sia nei termini di una profonda innovazione che la direzione del festival è stata in grado di imprimere al ‘modo di fare scienza’ nel territorio bergamasco (“La scienza gratuita esiste solo a BergamoScienza. Abbiamo portato le tematiche scientifiche nella nostra città, portando ogni anno divulgatori di rilievo e, fino ad ora, ben 47 premi Nobel: il nostro rappresenta il terzo festival scientifico più importante al mondo”).
L’evento di punta della ventunesima edizione è rappresentato dalla Mostra Svalvolati, un’esposizione che si colloca nel circuito delle iniziative legate all’anno della Cultura e nelle cui sale viene raccontata la storia della cardiochirurgia. La mostra, presentata a Brescia nel mese di maggio e in arrivo ora a Bergamo, è la prima ‘produzione-mostra’ completamente organizzata dall’associazione BergamoScienza: partendo dall’Antico Egitto i visitatori potranno compiere un viaggio con il futuro come destinazione finale, in una sala chirurgica in cui viene mostrato come dei i robot potrebbero agire sul cuore.
La cardiochirurgia rappresenta una vera e propria eccellenza per la città di Bergamo, anche grazie alla figura di Ottavio Alfieri, membro del comitato scientifico della mostra e cardiochirurgo di fama internazionale, che sarà presente all’inaugurazione del festival.
Tra gli scienziati di rilievo internazionale che saranno protagonisti degli incontri di quest’anno sono presenti due premi Nobel: lo statunitense Kip Thorne, premio Nobel per la fisica nel 2017 per le sue osservazioni sulle onde gravitazionali – molto conosciuto inoltre per il ruolo di sceneggiatore nella pellicola di Christopher Nolan, Interstellar – e il francese Serge Haroche, premio Nobel per la fisica nel 2012 per i suoi studi sulla manipolazione nei sistemi atomici complessi.
Molto atteso anche il ritorno di Luca Parmitano, astronauta di professione, che racconterà i dettagli del suo affascinante mestiere.
Infine l’ultimo aspetto centrale di BergamoScienza: la scuola. La manifestazione ‘Scuola in piazza’ vedrà 36 istituti impegnati nella presentazione dei loro lavori al pubblico in centro a Bergamo, mentre un totale di 14o istituti sarà coinvolto con laboratori in presenza o a distanza: questi numeri dimostrano come la scuola si trovi ancora, esattamente come voluto dalla fondatrice Raffaella Ravasio, alla base del festival.
Per concludere con le parole di Bettonagli: “Quello che vogliamo fare è rappresentare lo spettacolo della scienza, mostrare come la scienza possa essere uno spettacolo continuando ad offrire informazioni. La voglia di fare divulgazione è collegata al desiderio di rendere semplici temi scientifici più complessi: come direttore artistico quello che cerco di fare è rendere divertente la scienza senza cadere nella banalità, rendendola attrattiva per le persone ma continuando a mantenere un contenuto scientifico di livello”.
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