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Atalanta

L’Atalanta ci mette… la testa: il gioco aereo è di nuovo un punto di forza

Due volte De Ketelaere, una Scamacca e una Ederson: sui 10 gol messi a referto in questa prima parte di stagione, la Dea ne ha realizzati ben 4 di testa

Prima Charles De Ketelaere, poi Ederson. Ci hanno pensato loro due ad indirizzare la prima notte europea dell’Atalanta, culminata nella vittoria per 2-0 contro i polacchi del Rakow. Un successo netto, alla luce del risultato, e indubbiamente meritato per quanto visto nel corso dei novanta minuti di gioco.

Una sfida, quella del Gewiss Stadium, che ha evidenziato ancora una volta una specifica peculiarità che sta caratterizzando questo segmento iniziale della stagione nerazzurra. Quale? Il gol di testa. Proprio così perché nelle prime cinque partite partite ufficiali, tra Serie A e Europa League, su 10 gol totali, la Dea ne ha realizzati ben 4 di testa. Nientemeno che il 40%.

Un trend non casuale, ma che conferma quanto sia alto il coefficiente di pericolosità dell’Atalanta sulle palle aeree, dove spesso e volentieri gli orobici svettano sui propri avversari. Ad inaugurare il filotto ci aveva pensato proprio De Ketelaere a Reggio Emilia contro il Sassuolo: il colpo di testa del belga, su cross di Ruggeri, aveva permesso alla squadra di Gian Piero Gasperini di sbloccare una gara in piena fase di stallo, per poi strappare i primi tre punti dell’annata.

Per il bis, invece, si è dovuto attendere un paio di settimane, precisamente lo scorso 2 settembre quando nella prima davanti al pubblico amico, il 3-0 al Monza è stato aperto dal colpo di testa vincente di Gianluca Scamacca, bravo a prendere l’ascensore a centro area prima di superare Di Gregorio.

E infine si arriva alla notte di coppa, impreziosita manco a dirlo da altri due blitz aerei che hanno aggiornato lo score. Morale della favola, l’Atalanta in versione 2022/23 è tornata a sfruttare il gioco aereo, riscopertasi vera e propria soluzione a disposizione dello scacchiere di Gasperini. Anche questa è una delle diverse sfaccettature della nuova Dea. Un cavallo di battaglia che può risultare determinante nell’economia di un’intera annata.

Per comprendere al meglio la portata di questi numeri, è sufficiente effettuare il raffronto con la scorsa stagione: in 40 gare ufficiali, tra le 38 partite di campionato e due partite di Coppa Italia, l’Atalanta aveva messo a segno 7 gol di testa sui 71 totali. E ora sono bastate appena cinque partite per superare la metà del bottino raggiunto un anno fa, e che verosimilmente verrà migliorato con larghissimo anticipo rispetto al traguardo della stagione.

 

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