Zingonia. A poco più di sei anni dalla prima partita europea nel ciclo di Gian Piero Gasperini, il 5-1 contro l’Everton, l’Atalanta torna a frequentare le competizioni internazionali dopo un anno sabbatico. Da quel 14 settembre la Dea ha guadagnato 100 posti nel ranking Uefa: “La crescita della squadra è straordinaria ed è merito di tutti” sottolinea Rafael Toloi in conferenza stampa alla vigilia dell’esordio nella fase a gruppi dell’Europa League 2023 /24 contro il Rakow, il 21 settembre.
“Poter iniziare ancora una competizione così importante significa tanto, vogliamo andare più avanti possibile. Non abbiamo un girone facile, abbiamo due squadre campioni e lo Sporting che ha grande tradizione, ma siamo fiduciosi e stiamo lavorando bene”.
Il pensiero va anche alla difficile sconfitta di Firenze di domenica: “Pesante, perché avevamo fatto bene la prima mezz’ora e stavamo facendo bene. Prendere gol in quel modo dispiace, eravamo tutti posizionati, non va bene. Però dobbiamo pensare alla prossima, lavorando sugli errori commessi”.
Errori da non ripetere contro il Rakow: “Sono una squadra forte, e il fatto che abbiano vinto il campionato lo testimonia. Gioca bene, è fisicamente forte, veloce, non sarà una partita facile. Loro sono simili a noi, giocano a tre, può essere inizino più chiusi. Dobbiamo essere bravi tecnicamente e sviluppare bene il nostro gioco offensivo. Siamo in casa e dobbiamo fare la partita”.
I polacchi hanno giocato già dieci gare ufficiali in più rispetto alle quattro nerazzurre: “Abbiamo fatto una buona preparazione come ogni anno, non abbiamo avuto tante problematiche, solo io ho avuto un piccolo intoppo. Abbiamo già giocato quattro partite, abbiamo avuto una sosta. Non vedo un vantaggio”.
La spinta sarà soprattutto quella dell’entusiasmo che si respira in spogliatoio: “Quando sono arrivato quasi nove anni fa gli obiettivi erano altri. E poter esser ancora qui e giocare partite così importanti è straordinario”.
Il contributo del capitano sarà determinante anche in termini di spinta in avanti: “Gli inserimenti dei difensori sono importanti, arrivare davanti con qualità è fondamentale ed è una caratteristica che il mister ha sempre voluto. Anche perché star sempre dietro a difendersi è un po’ noioso”.
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