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Sabato mattina

Dalmine, inaugurato dopo il restauro il monumento dedicato a Gabriele Camozzi fotogallery

Sottoposto a un intervento di tipo conservativo nel corso dell’estate, per mano del restauratore Massimiliano Lombardi

Dalmine. È stato inaugurato nella mattinata di sabato 16 settembre a Dalmine il monumento dedicato a Gabriele Camozzi, sito nell’area verde tra Piazza Matteotti e Via Einstein. Da tempo danneggiato anche a causa di intemperie e atti vandalici, il monumento è stato sottoposto a un intervento di tipo conservativo nel corso dell’estate, per mano del restauratore Massimiliano Lombardi.

“Oggi – ha dichiarato il vicesindaco e assessore alla Cultura Gianluca Iodice – è una giornata particolarmente significativa per la nostra Città, in quanto riconsegniamo alla cittadinanza un importante monumento dedicato a un personaggio di spicco per il territorio di Dalmine, proprio nell’anno in cui ricorre il bicentenario della nascita. Il patriota risorgimentale, oltre a partecipare attivamente alle prime due guerre di indipendenza, è stato uno dei leader dell’insurrezione bergamasca e ha assunto la carica di capo della Guardia Nazionale nella provincia di Bergamo. Inoltre, il Regno di Sardegna lo incaricò di organizzare un corpo di soldati per la provincia di Bergamo, impegno che portò a termine spendendo una somma considerevole, che gli venne rimborsata in parte solo dopo la sua morte. Camozzi è stato, dunque, un protagonista indiscusso dell’unità dalminese, oltre che una personalità di riferimento sia dal punto di vista politico che culturale. Non a caso lo stemma della famiglia Camozzi de Gherardi, con un giglio e un camoscio, compare oggi in quello del Comune di Dalmine”.

“Un ringraziamento particolare – ha aggiunto Iodice – va all’Associazione Storica Daminese, a cui siamo molto grati, poiché ha dedicato attenzione al monumento ricordandoci la ricorrenza e segnalandoci che in passato era stato restaurato in modo errato”.

“Nel 1912 – spiega Sara Simoncelli, assessore a Lavori Pubblici, Ambiente e Manutenzioni – la famiglia Camozzi de Gherardi fece realizzare il busto di Gabriele Camozzi dallo scultore Giuseppe Siccardi, busto ora situato nel nostro parco a lui intitolato. Il monumento è costituito da un basamento in Ceppo D’Adda sul quale si innalza il busto vero e proprio di marmo Carrara di Montalto. Purtroppo tanti anni di incuria hanno portato sia il busto che il basamento in un evidente stato di degrado. In occasione del bicentenario dalla nascita, oggi lo vediamo nella sua naturale bellezza. Il basamento è stato ripulito dai depositi di polvere e nero fumo che avevano creato una crosta scura. La scultura è stata ripulita dai depositi di licheni ed è stato rimosso il vecchio strato protettivo oramai ossidato, ora ammiriamo il marmo Carrara di Montalto in tutto il suo splendore, materiale di pregio, caratterizzato dal bianco saccarosio, di cui cogliamo l’effetto cristalli di zucchero. È stato ricostruito il perno tra il collo e l’abito, danneggiato da atti vandalici, tant’è che la testa era ruotata con lo sguardo perso nel vuoto. Oggi abbiamo davanti a noi una scultura leggibile, un monumento di cui possiamo cogliere l’aspetto evocativo ed emotivo di Gabriele Camozzi. Anche da parte mia un ringraziamento all’Associazione Storica Dalminese e al restauratore Massimiliano Lombardi che con la sua sensibilità artistica si è occupato del restauro”.

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