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L'operativo

Ryanair rilancia ancora su Orio: in inverno 1 aereo basato in più e 10 nuove rotte

Oltre a Rovaniemi, già svelata nelle scorse settimane, si aggiungono altre destinazioni internazionali, mentre aumenta la frequenza su altre trenta mete

L’aeroporto di Orio al Serio sempre più centrale nella strategia di Ryanair: lanciando l’operativo per la stagione invernale 2023/2024, la compagnia aerea irlandese ha svelato nuovi investimenti su Bergamo e Milano Malpensa, che comprendono due nuovi aerei basati e 10 nuove destinazioni internazionali.

A Rovaniemi, rotta già trapelata nelle scorse settimane, si aggiungono anche Belfast, Bruxelles, Cluj, Iasi, Kaunas, Lanzarote, Lublino, Tenerife e Tirana, oltre all’aumento delle frequenze su altre 30 mete, come Alicante, Barcellona, Malaga, Marrakech, Valencia e Vienna.

Con un investimento di 200 milioni di dollari, sia a Orio che a Malpensa arriverà dunque un nuovo Boeing 737 con livrea bianca-gialla-blu, portando a 30 il numero degli aerei della flotta tra i due aeroporti: l’operazione, sottolineano da Ryanair, consentirà di creare 60 nuovi posti di lavoro per piloti, personale di cabina e ingegneri.

Complessivamente l’offerta su Milano Bergamo e Milano Malpensa prevede 120 rotte e il trasporto di 17 milioni di passeggeri: “Questa crescita del 10% – continuano dalla compagnia irlandese – è sostenuta dall’investimento di 3 miliardi di dollari, a sostegno di oltre mille posti di lavoro. Mentre Ryanair continua ad investire e crescere in Italia, offrendo una scelta imbattibile e le tariffe più basse per i passeggeri italiani, il Governo interferisce sulla libertà delle compagnie aeree di fissare tariffe basse sulle rotte nazionali, cosa che farà lievitare i prezzi per i passeggeri italiani ed avrà un impatto negativo sulla connettività regionale italiana, sull’occupazione e sul turismo in Italia, poiché le compagnie aeree sposteranno la propria capacità dalle rotte nazionali a quelle internazionali, che non sono soggette a limiti tariffari illegali. Ryanair chiede al Governo Italiano di eliminare questo decreto che impone un limite tariffario illegale ed anticoncorrenziale sulle rotte nazionali, ed incentivare invece le compagnie aeree, come Ryanair, ad offrire maggiore crescita, capacità e tariffe più basse sulle rotte nazionali italiane”.

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