Bergamo. L’industria di ieri e di oggi, le produzioni storiche, quelle moderne, le trasformazioni dei siti, l’impegno delle donne e degli uomini, il coraggio degli imprenditori. Produzioni Ininterrotte, il progetto della Rete Bibliotecaria Bergamasca per Capitale della Cultura 2023, continua a raccontare il territorio bergamasco attraverso la lente di ciò che maggiormente caratterizza la sua popolazione: il lavoro.
Nuovi interessanti eventi sono in programma nel mese di settembre, proposti dalle oltre cento realtà tra biblioteche, aziende, musei, fondazioni, associazioni che hanno aderito a Produzioni Ininterrotte. Un festival nato a Crespi d’Adda per valorizzare il villaggio operaio e che, in occasione dell’anno della cultura, si è esteso a tutta la provincia grazie ad un complesso lavoro di connessione operato dalla Rbbg.
Si parte proprio da Capriate San Gervasio, la prima e la terza domenica di settembre (il 3 e il 10), con “La Crespi di Emilia”, una visita teatralizzata al villaggio operaio attraverso gli occhi della protagonista del libro “Al di qua del fiume” di Alessandra Selmi.
Sabato 9 alle 16, al parco archeologico di Parre, ci sarà l’apertura del campo storico alla scoperta di Reti, Celti e Leponzi, ci saranno incontri e racconti sulle vie dell’Oppidum, attività didattiche a cura dei ricostruttori storici di Evropantiqua. Alle 16.30 è prevista una caccia al tesoro per bambini e ragazzi con merenda finale, alle 17 la conferenza “Mors immatura nel mondo romano. Sepolture infantili e riti funerari”, alle 18 aperitivo. L’aspetto relativo alle celebrazioni funebri verrà approfondito grazie alla suggestiva ricostruzione di un funerale celtico in quattro atti: alle 18.30 “Deuobo Anarekartos” con la preparazione del defunto, alle 21.30 “Aidu Amman Cantlon Amman” con la pira funebre, i duelli e il canto d’addio. Alle 22.30 ci sarà il concerto della band “Ragnakor – Viking e Nordic folk”.
La domenica 10 il parco aprirà alle 10 con varie attività per tutti e alle 11 è previsto il terzo atto della ricostruzione del funerale celtico con “Oromobii Karnitus”, l’ossilegio e la deposizione nel sepolcro mentre alle 16 andrà in scena l’ultimo atto con “Suavelos Anarekartos” con il banchetto funebre, comunione tra vivi e lo spirito del defunto. In entrambe le giornate sarà possibile pranzare e cenare all’Oppidum grazie all’apertura di stand gastronomici.
A settembre due importanti aziende apriranno le loro porte: l’8 è previsto l’open day alla Lovato Electric di Gorle, il 23 alla Gualini Lamiere International di Bolgare.
Da 100 anni la Lovato progetta e produce componenti elettrici in bassa tensione per applicazioni industriali. Fondata nel 1922 a Bergamo, è un’azienda privata gestita dalla stessa famiglia di imprenditori da 4 generazioni.
La Gualini è in attività da oltre sessant’anni ed ha maturato una ricca esperienza nello sviluppo, progettazione e costruzione di carpenteria metallica, diventando il partner globale per la lamiera.
Il 15 e il 16 settembre Bergamo ospiterà un festival di portata nazionale: si tratta di Bic – Biblioteche, Innovazione, Comunità –, una due giorni di convegni, eventi, talk, confronti, scambi di esperienze, dibattiti sulle biblioteche, il loro ruolo, il loro futuro.
L’evento è organizzato dalla Rete delle Reti, movimento nazionale di cooperazione tra Sistemi Bibliotecari: a Bergamo la prima edizione di questa importante manifestazione, che caratterizzerà negli anni a venire tutte le Capitali della Cultura.
Il 16 settembre, ad Albino, ritrovo in zona Piazzo per una visita guidata lungo l’itinerario delle pietre. Dal 16 al 24 settembre Dalmine ospiterà il consueto e prestigioso festival di fotografia Dalmine Manifestazioni Fotografiche.
Il 23 settembre, a Martinengo, si andrà invece alla scoperta del Filandone con un convegno che illustrerà la sua trasformazione da realtà industriale a polo culturale.
Il 29 settembre, alla biblioteca di Gorle verrà proiettato il film “La classe operaia va in paradiso” di Elio Petri.
Il programma completo dei vari eventi è disponibile sul sito di Produzioni Ininterrotte.
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