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Il racconto

Caso Cosmopol, la testimonianza di un bergamasco: “Pagato meno di 5 euro l’ora” video

Un sindacalista bergamasco (in incognito) si è fatto assumere per acquisire prove contro i contratti da caporalato proposti ad aspiranti lavoratori dall’azienda di Avellino (ora commissariata)

Grassobbio. C’è anche un risvolto bergamasco nella vicenda che ha recentemente visto la Cosmopol Spa (colosso avellinese della vigilanza armata e dei servizi fiduciari, oltre 250 milioni di fatturato e circa 6000 dipendenti sparsi in tutt’Italia) commissariata a fine agosto, dopo essere finita nel mirino della Procura di Milano per “caporalato” e retribuzioni “sotto la soglia di povertà” (poco più di 5 euro lordi all’ora).

A rendere noto il coté bergamasco della vicenda giudiziaria è Matteo Salvatore Romeo, 58 anni, catanese, segretario provinciale per il Terziario della Fesica-Confsal, sindacato autonomo con sede a Grassobbio.

“Nel mese di luglio – esordisce Romeo nella video-intervista rilasciata in esclusiva a BergamoNews – si sono rivolti alla nostra struttura sindacale alcuni lavoratori, segnalando di essere stati contattati dalla Cosmopol, tramite i Centri per l’Impiego di Bergamo, Cremona, Milano e Lodi”.

“A tale incontro – prosegue il sindacalista – la società proponeva assunzioni come addetti alla sicurezza antiincendio” in alcuni Ospedali, tra cui quelli di Treviglio e Romano di Lombardia. “Cosmopol – sottolinea Romeo – avrebbe riconosciuto un salario mensile lordo di 1.150 euro, a fronte di 173/180 ore lavorate”.

Un importo che, in busta paga, sarebbe ammontato a 870 euro netti. Vale a dire: 4,83 euro netti all’ora.

Cogliendo la gravità delle “denunce” raccolte tra gli aspiranti lavoratori, Matteo Romeo parlò della faccenda a Francesco Iavarone, responsabile provinciale di Fesica-Confsal. E insieme decisero il da farsi: “infiltrare” il segretario del Terziario in Cosmopol, facendolo “assumere tramite il Centro per l’Impiego di Bergamo”.

Prima un colloquio in video conferenza, poi un incontro in un hotel di Caravaggio, qualche giorno dopo un corso antiincendio al Comando dei Vigili del fuoco di Monza (con rilascio dell’attestato  di ‘Formazione iniziale addetto alla prevenzione incendi, lotta antiincendio e gestione delle emergenze – Rischio elevato Livello 3 FOR’) e infine la firma nel Lodigiano del contratto di lavoro a tempo determinato, per sei mesi (“fatta esclusivamente al fine di acquisire un’ulteriore prova a supporto delle denunce presentateci dagli aspiranti lavoratori”) che fissava per lunedì 4 settembre la presa di servizio di Matteo Romeo.

Presa di servizio che non c’è stata perché, nel frattempo, il 30 agosto, la Procura di Milano ha commissariato la società campana per le denunce di caporalato presentate da alcuni ex dipendenti e dipendenti. Fino a diversa disposizione, dunque, la società si potrà occupare esclusivamente di vigilanza non armata (cioè, dei servizi di portierato e guardiania). Perentoriamente esclusi, invece, quelli fiduciari: trasporto e custodia di valori. Questo quanto disposto dal magistrato titolare dell’inchiesta, Paolo Storari.

Nel frattempo, la società presieduta da Francesco Perrotti e guidata dal Ceo Carlo Lettieri, si è limitata a rilasciare una stringatissima dichiarazione: “Faremo chiarezza nelle sedi opportune, abbiamo piena fiducia nella Magistratura”.

Dunque, anche se in forma più limitata, l’attività di Cosmopol va avanti e i vertici aziendali si definiscono “sereni”, nonostante dalle testimonianze raccolte dagli inquirenti milanesi emergano condizioni lavorative tutt’altro che ottimali.

Sulla pagina web dell’azienda, tuttavia, non si trova traccia di notizie che rimandino alla recente vicenda giudiziaria.

Costituita nel 1986, Cosmopol Spa ha iniziato a presidiare il settore della vigilanza armata e dei servizi fiduciari in Campania. Il 2006 è stato l’anno dell’ingresso nel mercato del trasporto di valori, attività caratterizzata da una maggiore specializzazione ad alto valore aggiunto. Risalgono a quel periodo gli investimenti per la realizzazione di due grandi caveaux: uno ad Avellino e l’altro a Lecce.

Nel 2013 prese il via l’espansione oltre i confini regionali: in poco tempo la società iniziò ad offrire i suoi servizi in altre regioni del Sud Italia, quindi a Roma e poi nel Nord Italia.

Dall’anno di fondazione ad inizio 2023, Cosmopol aveva totalizzato ben 25 acquisizioni di altrettante concorrenti sparse sull’intero territorio nazionale. Fra lo scorso anno e l’attuale, nel gruppo campano erano entrate anche due realtà lombarde: la bresciana CMF Holding (20 milioni di fatturato nel 2021 e 375 dipendenti tra Lombardia e Piemonte) e la milanese Rosetti Group (con una sede nel Lodigiano) con 320 dipendenti sparsi in regione.

Cosmopol Spa, che fa capo alla holding di partecipazioni Hcm, nel 2022 ha dichiarato ricavi consolidati per 250 milioni. Oltre 6000 gli addetti specializzati. Le previsioni di chiusura per l’esercizio in corso erano (fino al 30 agosto) attestate sui 275 milioni di fatturato consolidato.

Solo lo scorso 28 febbraio, a Napoli, Cosmopol Spa venne premiata Superchampion (selezionata tra 200 imprese con fatturati tra i 120 e i 500 milioni) dal Centro studi di ItalyPost e de L’Economia del Corriere della Sera, sulla base dei bilanci degli ultimi sei anni. Motivo: “aver performato sopra la media, producendo utili significativi e mantenendo una posizione finanziaria netta equilibrata e un rating elevato”.

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