La sessione estiva di calciomercato si è conclusa, come da previsioni, senza colpi in entrata per l’Atalanta.
La cessione di Zapata al Torino e l’infortunio accusato da El Bilal Touré hanno tuttavia lasciato una voragine nel parco attaccanti dei nerazzurri, temporaneamente oscurata dall’enorme prestazione di Gianluca Scamacca nella partita contro il Monza di sabato sera.
La coperta è assai corta: come punte centrali di ruolo, dietro all’attaccante arrivato dal West Ham, è rimasto il solo Luis Muriel. Cercato da diverse squadre in estate, il colombiano alla fine è rimasto agli ordini di Gian Piero Gasperini ma sembra avere bisogno ancora di qualche settimana di lavoro per entrare in forma partita.
E il calendario non aiuta: al ritorno dalla pausa e fino al prossimo raduno delle nazionali la Dea è attesa da 7 impegni ufficiali in 22 giorni, dal 17 settembre all’8 ottobre. Una partita ogni tre giorni, un tour de force in cui il solo Scamacca, coadiuvato da Muriel, potrebbe non bastare.
Senza dimenticare che tutti gli attaccanti mobili della rosa – Pasalic, De Ketelaere, Koopmeiners e Lookman – rientrano nei convocati delle rispettive nazionali e faticheranno anche nelle pause.
Volgendo lo sguardo all’organico dell’Under 23 i nomi che potrebbero dare una mano in questo senso sono essenzialmente due: Moustapha Cissé e Giuseppe Di Serio. Il guineano del 2003, a segno all’esordio ufficiale della seconda squadra, ha partecipato al ritiro di Clusone ma non sembra aver convinto lo staff tecnico; l’attaccante arrivato dal Perugia è stato invece annunciato come rinforzo in ottica Under 23 e con molta probabilità troverà spazio in prima squadra solamente in caso di necessità.
Non è quindi da escludere un accurato scandagliamento della lista dei giocatori attualmente svincolati – e dunque liberi di firmare con un club anche a sessione terminata – ad opera degli uomini mercato dell’Atalanta per completare il reparto degli attaccanti a disposizione di Gasperini.
Tra gli attaccanti centrali un nome in particolare spiccava per identikit e provenienza, prima che i brasiliani del Santos se lo accaparrassero: Alfredo Morelos, colombiano classe 1996, rimasto senza squadra dal primo luglio dopo la fine dell’esperienza scozzese, con i Glasgow Rangers, durata sei anni. Con la maglia dei Gers l’attaccante è sceso in campo 269 volte, siglando 124 reti e fornendo 58 assist. 1,77 metri di altezza di pura potenza che avrebbero fatto comodo. Un po’ come la classe di Stevan Jovetic, ex Inter e Fiorentina, che ha però scelto l’Olympiacos.
Come punte centrali la lista non offre poi ulteriori spunti di livello: dall’ex Porto Moussa Marega, reduce da due anni in Arabia Saudita all’Al Hilal, passando per un grande ex come Simone Zaza e Ishak Belfodil; una soluzione low cost potrebbe essere rappresentata da Anthony Modeste, centravanti francese di 35 anni la scorsa stagione tesserato con il Borussia Dortmund.
Sicuramente più intriganti le alternative che emergono sfogliando i giocatori offensivi “leggeri”, che tuttavia non corrispondono al profilo ideale ricercato per completare l’organico della squadra nerazzurra: Anwar El Ghazi ha recentemente rescisso il contratto che lo legava al Psv e sembrerebbe conteso tra Premier League e Arabia Saudita; Nicola Sansone è svincolato dopo gli anni di Bologna e riscuote gli interessi di Paok e Sampdoria; Eden Hazard è sicuramente un nome altisonante ma anche costoso e inaffidabile.
Rimane per ora sullo sfondo, con tutto il fascino che racchiude in sé, una possibile operazione legata al ritorno del Papu Gomez. L’ex capitano della Dea ha rescisso il contratto con il Siviglia ma il suo ritorno appare complicato, anche per una questione tattica.
Insomma, la situazione attaccanti in casa Atalanta è piuttosto intricata: il mercato degli svincolati potrebbe offrire un modo per risolverla, seppur temporaneamente.
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