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Trekking e rifugi

Il Monte Cornagera e i suoi torrioni, una “palestra” per gli appassionati di arrampicata

Oggi la Cornagera rappresenta anche una metà per gli appassionati di trekking che prendono il via da Aviatico seguendo il sentiero CAI numero 537 che tocca le pendenze più dure proprio nel primo tratto che attraversa il bosco

Aviatico. I torrioni del Monte Cornagera si differenziano rispetto al resto delle Prealpi Orobiche. L’imponente croce che lo sovrasta rappresenta un punto di riferimento per l’intera Val Seriana che guarda con discrezione al complesso roccioso che da decenni attrae gli appassionati di arrampicata.

Inserito all’interno del contesto dell’Altopiano di Aviatico con il vicino Monte Poieto, la cima consente di osservare gran parte delle Orobie così come le vette delle Alpi Pennine da cui spicca il Monte Rosa.

I suoi 1312 metri d’altezza colpiscono soprattutto per una struttura geologica particolare che vede la dolomia essersi fratturata nel corso dei millenni a causa del lento spostamento del corpo centrale verso ovest, un andamento che ha poi realizzato le pareti utilizzate come palestre d’arrampicata.

Quest’ultime sono state frequentate sin dagli inizi del XX secolo dagli alpinisti orobici formando alcuni dei principali rappresentanti del settore come i fratelli Giuseppe e Innocente Longo e Ilario Garlini (a cui sono intitolati due torrioni), Agostino Parravicini, Carlo Nembrini e Leone Pellicioli.

Identificata originariamente con il termine latino “Ruina”, destinato a indicare la grande quantità di detriti e pietre cadute come macerie, la Cornagera deve il proprio nome dall’unione dei vocaboli dialettali “corna” (roccia appuntita) e “gera” (ghiaia) che descrivono al meglio questo luogo.

Un’area che è stata spesso utilizzata come riparo per gli abitanti della zona, come testimoniato dalla scelta di utilizzare le grotte circostanti nel 999 in vista dell’imminente arrivo della fine del mondo, così come nel 1630, in fuga dalla peste.

Un ulteriore esempio è quello rappresentato dal ritrovamento di una piastrina contenente l’immagine della Madonna e datato 1944, attualmente incastonato nella pietra, ma fondamentale testimonianza della presenza di soldati durante la Seconda Guerra Mondiale.

Monte Cornagera

Oggi la Cornagera rappresenta anche una metà per gli appassionati di trekking che prendono il via da Aviatico seguendo il sentiero CAI numero 537 che tocca le pendenze più dure proprio nel primo tratto che attraversa il bosco.

Dopo poco più di mezz’ora si è già di fronte ai noti torrioni, costeggiati per qualche minuto prima di giungere nei pressi del bivio per il tracciato numero 521, destinato ad accompagnare gli escursionisti lungo un percorso irto e caratterizzato da un piccolo tratto da superare usufruendo di mani e piedi.

Lasciate da parte queste difficoltà ci si trova di fronte all’immenso panorama offerto dalla Cornagera e raggiungibile in circa un’ora di cammino suddivisi su due chilometri e 330 metri di dislivello positivo.

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