Volevate una reazione dopo la sconfitta di Frosinone? Eccovi serviti. Anzi, eccoci serviti. Io, per primo, avevo aspramente criticato la prova contro i ciociari, inguardabile. Sabato sera, invece, l’Atalanta ha sfoderato un’ottima prestazione chiusa con un rotondo 3 a 0 ai danni del Monza.
Man of the match l’ariete Gianluca Scamacca, autore di una doppietta nella prima partita davanti al suo pubblico.
Per la verità i brianzoli erano partiti bene, con manovre ampie e veloci che però non si sono mai concretizzate in vere occasioni da gol.
Così i nostri hanno cominciato a prendere le misure agli avversari e a premere sull’acceleratore. È così che sul finire della prima frazione di gioco, la Dea mette il risultato al sicuro prima con Ederson e poi con la splendida rete di testa di Scamacca.
Nel secondo tempo la superiorità dei nerazzurri, forti del doppio vantaggio, si è resa ancora più evidente e si sono viste giocate di gran pregio, soprattutto dai piedi fatati di De Ketelaere, già diventato il beniamino della Pisani.
Dopo la terza marcatura, Gasperini ha operato una serie di cambi, utilizzando sulle fasce Bakker e Holm (al posto dei positivi Ruggeri e Zappacosta). Soprattutto il tedesco è stato autore di una prova molto convincente.
Ovazione del pubblico, accorso numerosissimo al Gewiss, al momento della sostituzione di Scamacca che, ricordiamolo, aveva disputato la sua ultima prova ad aprile, prima dei pochi minuti giocati nelle prime due giornate con l’Atalanta. Secondo il Gasp crescerà ancora: c’è solo da sperare che non si infortuni mai, perché di fatto, dopo la cessione di Zapata, resta l’unico vero centravanti di ruolo in rosa.
Tutti i giocatori nerazzurri ampiamente sufficienti. A parte gli attaccanti già citati, consentitemi una citazione di merito per Ederson, un giocatore che magari è poco appariscente ma che, oltre ad avere avuto il merito di sbloccare la gara, ha corso come un forsennato dando stabilità al centrocampo di Gasperini.
Infine, ancora una volta, stupendo il colpo d’occhio della Pisani stracolma che ha incitato incessantemente i suoi beniamini per tutto l’arco della gara. Bandiere, striscioni, colori nerazzurri e cori: la Dea non sarà certamente mai sola.
Ora la sosta per la nazionale, al rientro ci attende la sempre insidiosa trasferta di Firenze.
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