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Il caso

Alberi tagliati alla Malpensata, Marchesi: “C’è una perizia. E nel parco almeno 23 nuove piante” fotogallery

L'assessore al Verde Pubblico del Comune di Bergamo fa chiarezza dopo i dubbi sollevati da Legambiente e l'interrogazione delle minoranze

Bergamo. Prosegue la polemica sui quindici alberi tagliati al parco Olmi della Malpensata, dove nell’ambito dei lavori all’ex parcheggio pubblico di via Carnovali sono emersi amianto e altre scorie pericolose che hanno reso necessario da un lato ulteriori indagini e bonifiche puntuali e dall’altro l’abbattimento di 15 celtis australis su un totale di 24 esemplari presenti nell’area.

Un intervento che ha scatenato la reazione di Legambiente Bergamo, coinvolta direttamente nel progetto di depavimentazione del parcheggio con un importante percorso partecipativo alle spalle, durante il quale era stata data la garanzia di preservare gli alberi presente: “Le indicazioni di taglio arrivano da Arpa, in conseguenza al ritrovamento dell’amianto. Detta così può sembrare forza maggiore, ma ci sono troppi punti che fanno pensare – ha sottolineato la presidente Elena Ferrario -. Come ad esempio che il pericolo dell’amianto è principalmente legato al pericolo di inalazione. Avrei molto altro da dire, lo faremo. Ma che amarezza”.

Erano poi seguite le accuse dell’opposizione, alle quali ora replica l’assessore al Verde pubblico del Comune di Bergamo, Marzia Marchesi, che ha inoltrato al presidente del Consiglio Comunale la risposta scritta all’interrogazione presentata da Alessandro Carrara (Lega).

“Gentilissimo Presidente del Consiglio,

il progetto di ampliamento del Parco Olmi prevede la realizzazione di 5.000mq di area verde in più a servizio del quartiere e della città.

L’Amministrazione comunale è riuscita a ottenere un finanziamento da un bando Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto Cli.C. Bergamo: il piano di de-pavimentazione del piazzale della Malpensata serve infatti a realizzare terreno permeabile utile a contrastare il cambiamento climatico in città.

Il progetto Cli.C Bergamo prevedeva un percorso partecipato, concluso a gennaio 2023, che ha fornito una lunga serie di indicazioni e suggerimenti che saranno alla base del progetto del Comune di Bergamo, compatibilmente con le prescrizioni che Arpa ci prescriverà.

In vista della trasformazione del piazzale ad area verde, sono state effettuate dal Comune di Bergamo ben due campagne di campionamento del terreno, nel corso del 2019 e del 2020, e che hanno permesso di caratterizzare l’area dal punto di vista ambientale.

Dalle analisi è emersa la necessità di una bonifica con messa in sicurezza permanente dell’ex piazzale, al fine di escludere rischi per la salute e ambientali calcolati.

Il piano di bonifica (del dicembre 2021), comprendente anche il numero di carotaggi di campionamento, è stato definito e approvato da ARPA. Ha avuto inoltre i pareri favorevoli di ATS di Bergamo, Provincia di Bergamo oltre ARPA Dipartimento di Bergamo.

I lavori prevedevano di scavare l’area complessiva di 4.600mq per circa mezzo metro di profondità (con la rimozione di circa 1.510mq di terreno), e la posa, in una porzione dell’area, di una tela impermeabile capace di drenare in modo graduale le acque verso il sistema fognario, nell’altra di una tela di tessuto non tessuto.

In questa fase, gli uffici del Servizio verde pubblico del Comune hanno anche progettato un sistema che, tramite un anello di protezione saldato alla guaina stesa sotto il terreno, fungesse da protezione degli elementi arborei presenti.

In occasione dell’avvio del percorso di bonifica, era contestualmente prevista un’indagine generale su tutte le alberature esistenti nell’area di bonifica, per verificarne lo stato di salute e la stabilità e l’eventuale sostituzione degli esemplari da rimuovere, per garantire la sicurezza e la pubblica incolumità, con nuove alberature.

A seguito della rimozione del materiale (asfalto, sottofondi vari, terreno, etc.) dei primi 50/60 cm sull’intera area oggetto di bonifica, in conformità alle previsioni progettuali, si è:

a) appurata la presenza di residui di eternit (cemento-amianto) in alcune aree;
b) appurata la presenza di scorie di fonderia su altre aree;
c) disposta la verifica puntuale agronomica e di stabilità su ognuno dei 24 Celtis Australis

In data 1-2-3 agosto 2023, il tecnico incaricato dall’impresa appaltatrice ha provveduto alla valutazione delle condizioni vegetative, fitosanitarie e strutturali mediante metodo V.T.A., integrandolo con Metodo SIM mediante prova di trazione controllata di n° 24 soggetti arborei.

In data 9 agosto 2023, il tecnico incaricato ha restituito all’impresa appaltatrice ed alla D.L. la relazione finale delle predette indagini con i relativi risultati (15 piante da abbattere – 9 piante da mantenere e monitorare); la D.L. ha poi depositato al protocollo generale la relazione generale in data 21/08/2023 al n. 300511.

Queste operazioni sono state supervisionate dal dott. Agronomo Grasso, dipendente del Comune di Bergamo. Le perizie sono consultabili con accesso agli atti. A seguito di confronto con ARPA (mail tra D.L. e tecnici ARPA in data 16/08/2023), quest’ultima disponeva l’esecuzione del collaudo della bonifica poteva avvenire solamente dopo la rimozione degli alberi da abbattere, prescrivendo che sia l’apparato radicale che il terreno circostante a ciascun Celtis abbattuto erano da considerarsi contaminati e quindi da conferire presso le discariche appositamente realizzate.

In data 18 agosto 2023, l’impresa appaltatrice ha provveduto all’ulteriore bonifica di cui alle predette lettere a) e b) ossia alla rimozione – previa notifica agli organi competenti – dei residui di cemento-amianto e delle scorie di fonderia. A seguire è stata disposta la sospensione dei lavori di bonifica e la cessione del cantiere per le operazioni di abbattimento.

Con determinazione di impegno di spesa n. 2130 in data 25 agosto 2023, è stato conferito incarico ad impresa specializzata per la rimozione dei 15 Celtis da abbattere. I lavori sono iniziati in data 29 agosto 2023 e termineranno entro lunedì 4 settembre 2023.

A seguire verrà disposta la ripresa dei lavori e, entro il prossimo 15/09/2023, l’impresa appaltatrice provvederà alla rimozione delle ceppaie ed allo smaltimento delle stesse – unitamente al terreno circostante contaminato – presso le discariche autorizzate.

Terminata quest’ultima fase, è programmata per il prossimo 20/09/2023 la visita di collaudo dei lavori di bonifica da parte dei tecnici di ARPA mediante campionamento in diversi punti del terreno.

In caso di esisto positivo da parte di ARPA (tempi previsti di risposta 40/60 gg), si provvederà al completamento dei lavori mediante stesa di guaina impermeabile nell’area oggetto di MISP (Messa In Sicurezza Permanente) e di telo (tessuto-non tessuto) sulla restante area.

Si prevede, all’interno del progetto di ampliamento del parco, per compensare i tagli degli alberi, la messa a dimora di non meno di 23 nuove piante: all’interno del parco si ipotizza di utilizzare degli aceri (Acer campestre globosum) mentre sul fronte di via Carnovali dei carpini (carpinus betulus pyiramidals).

Sono disponibile a riferire i fatti in commissione consigliare, qualora Lei presidente volesse convocarla. Invece, incontrerò la rete di quartiere il 12 settembre per gli aggiornamenti sullo stato dei lavori di ampliamento del Parco Olmi”.

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