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Tradizione e innovazione

Torna la Fiera di Sant’Alessandro: 185 espositori da tutta Italia con attenzione ai temi green fotogallery

Al via la manifestazione cittadina dedicata al mondo agricolo: 185 espositori da 12 regioni italiane, concorsi e convegni; in crescita il settore energie rinnovabili

Bergamo. Una delle fiere più antiche d’Italia che da oltre dodici secoli affianca il nome della città di Bergamo con il termine eccellenza. Una manifestazione estremamente sentita dal popolo bergamasco, come testimonia la quantità di gente presente sul piazzale della fiera ad osservare i grandi macchinari già un’ora prima dell’apertura delle porte. Al via la Fiera di Sant’Alessandro 2023, rassegna regionale organizzata da Bergamo Fiera Nuova e Promoberg dedicata al settore primario, tra agroalimentare, zootecnia, equitazione, macchinari, prodotti tipici e tecnologie innovative.

Sugli oltre 50mila metri quadrati di superficie destinati alla manifestazione saranno presenti 185 espositori provenienti da 12 regioni italiane (+ 7,5% rispetto alla scorsa edizione, 5 le imprese straniere). Il primato delle aziende appartiene naturalmente alla provincia di Bergamo, con 107 aziende. Restando in Lombardia, le altre province della regione sono presenti con 34 espositori. I visitatori potranno poi compiere un giro d’Italia tra le eccellenze del mondo rurale nazionale (39 aziende extra lombarde): dal Trentino-Alto Adige alla Calabria, dal Veneto alla Puglia, passando per le regioni del centro e le isole.

Le categorie in esposizione sono una ventina, tra le quali svetta il settore ‘Prodotti tipici e agro-alimentari’ (42% delle imprese totali), seguito dai settori ‘Macchine agricole e attrezzature” (oltre il 15%), e ‘Zootecnia’ (8%). Al quarto posto sale il settore ‘Risparmio energetico ed energie rinnovabili’ (6,5%) a conferma del grande interesse del settore Primario verso i temi green.

Il padiglione B della Fiera e parte dell’area esterna ospitano diverse centinaia di macchinari e attrezzature. Sempre nell’area esterna i visitatori possono toccare con mano oltre 500 capi di bestiame, tra cui circa 250 cavalli e 220 bovini a cui si sommano ovicaprini, suini e altri animali da fattoria, come gli amatissimi asini, esemplari adatti per la pet therapy. È il caso degli esemplari portati in fiera dall’azienda agricola Cobla La stalletta Pucci, per far toccare con mano al pubblico la valenza terapeutica, educativa e ludica che scaturisce dalla relazione uomo-animale.

Come ogni anno sono previsti poi numerosi eventi collaterali che affiancheranno le esposizioni: oltre ai numerosi convegni e seminari, la millenaria rassegna zootecnica con la proclamazione delle tre ‘regine di razza’ – Frisona, Bruna e Red Holstein – della mostra, l’undicesima edizione del concorso internazionale per cavalli purosangue arabi e gli appuntamenti formativi dedicati a temi che riguardano sia gli operatori che i consumatori.

 

Fiera di Sant'Alessandro 2023

 

A fare gli onori di casa Giuseppe Epinati, amministratore unico Bergamo Fiera Nuova, società proprietaria dei muri della Fiera di Bergamo di via Lunga: “La Fiera di Sant’Alessandro rappresenta una storica festa della tradizione bergamasca. Legata al mondo dell’agricoltura, la fiera assume particolare importanza visto il momento di grande difficoltà in cui si trova il mondo agricolo a causa della crisi energetica e climatica: per i lavoratori del settore è una grande iniezione di fiducia”.

“La nostra fiera deve essere in grado di competere sul mercato nazionale e internazionale e merita ampiamenti – prosegue Epinati -. La vicinanza dell’aeroporto è fondamentale in questo senso: siamo fiduciosi che gli intoppi legati alla costruzione della stazione ferroviaria in Fiera sulla tratta Bergamo-Orio al Serio possano essere risolti”.

Soddisfatto anche Davide Lenarduzzi, amministratore delegato di Promoberg, affiancato sul palco dal presidente Luciano Patelli: “La Fiera di Sant’Alessandro rappresenta un’eccellenza apprezzata ben oltre i confini del nostro territorio: l’obiettivo della manifestazione è di dare al nostro ente fieristico un ruolo sempre più riconosciuto a livello europeo”.

Presente anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori. “Gli espositori presenti mostrano la vitalità di un settore capace di resistere all’aumento del costo delle materie prime, alla crisi energetica e agli eventi climatici catastrofici degli ultimi anni – commenta il primo cittadino -. Il nuovo Pgt prevede 800.000 metri quadrati di terreno in più destinati all’attività agricola in città”.

“Sottolineo che il Comune di Bergamo condivide pienamente i progetti di sviluppo e di ampliamento della struttura – conclude Gori -. Ho molto apprezzato l’atteggiamento di pragmatismo e dialogo delle istituzioni in campo, unite nel tentativo di superare questi tempi difficili”.

“L’apertura della Fiera di Sant’Alessandro è il segno della ripresa post-agostana: l’anno scorso abbiamo superato i 40 mila visitatori, quest’anno la manifestazione ospita quasi 150 aziende con 12 regioni rappresentate – commenta Claudia Terzi, Assessore alle Infrastrutture e Opere Pubbliche di Regione Lombardia -. Resilienza e sostenibilità sono da 15 anni i concetti fondamentali della nuova agricoltura e di una regione convinta nel partecipare allo sviluppo dell’agricoltura”.

In rappresentanza della Provincia di Bergamo è intervenuto Gianfranco Masper, Consigliere con Delega all’Ambiente: “Nella Fiera di Sant’Alessandro l’innovazione si integra alla perfezione con la tradizione del settore agricolo: per la città di Bergamo l’agricoltura rappresenta da sempre una risorsa importante. Occorre puntare sulla qualità e sui prodotti naturali: i surrogati non devono entrare in competizione.

Per quanto riguarda le associazioni di categoria hanno preso la parola il presidente di Coldiretti Bergamo Gabriele Borella e il presidente di Confagricoltura Bergamo, nonché consigliere Promoberg, Renato Giavazzi.

“La fiera è l’occasione ideale per parlare del nostro territorio e per la riscoperta dell’agricoltura – afferma Borella -. Tutti noi abbiamo il compito di tutelare i nostri prodotti, fulcro di qualità, biodiversità oltre che scrigni della nostra storia”.

“Il processo di crescita del polo fieristico di Bergamo è necessario: la notizia delle rilevanti difficoltà nel portare la stazione della ferrovia qui in Fiera è preoccupante – prosegue Giavazzi -. Le associazioni di categoria devono ergersi a protagonisti del processo di crescita: questo settore ha estremamente bisogno di un netto passo di miglioramento, anche a causa della difficile situazione legata al costo delle materie prime e dell’energia”.

“Ogni edizione di questa fiera segna un innalzamento dell’asticella nei confronti della proposta che viene offerta: le sfide dell’agricoltura richiedono sempre maggior impegno nel campo dell’innovazione – conclude Carlo Mazzoleni, presidente della Camera di Commercio di Bergamo -. Ci troviamo nell’anno della cultura e la Fiera di Sant’Alessandro rappresenta una cultura forte, quella del lavoro e dell’impresa”.

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