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Al teatro donizetti

“Raffa in the Sky”, opera lirica per tutti. Anche la RAI sostiene il progetto con una mostra nel ridotto Gavazzeni

Mancano 29 giorni al debutto di “Raffa in the Sky”, l’opera lirica commissionata in occasione di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura. La Fondazione Teatro Donizetti svela in conferenza stampa un intero mese di eventi in attesa del grande giorno. Grandi collaborazioni tra cui l’Università Cattolica e la media partnership con RAI Cultura

Sono gli anni ’40 del ventesimo secolo. La Terra è devastata da una guerra globale. Apollo XI, re del pianeta Arcadia, invia in missione un’eroina per salvarci: è la grande Raffaella Carrà. Cosa succederà poi lo scopriremo il 29 settembre al Teatro Donizetti, data del debutto di “Raffa in the Sky”, opera lirica dedicata all’artista conosciuta in tutto il mondo.

Una produzione inedita, nata da un’idea di Francesco Micheli, direttore artistico del Donizetti Opera Festival, realizzata grazie al sostegno di privati. Un titolo che entra ufficialmente nel palinsesto della Fondazione Teatro Donizetti. Un’opera lirica in piena regola (e non un musical), come hanno sottolineato lo stesso Micheli, il compositore Lamberto Curtoni e i librettisti Renata Ciaravino e Alberto Mattioli. In qualsiasi modo lo chiamiamo, rimane il fatto che “Raffa in the Sky” sia un progetto unico, che non può non suscitare curiosità e interesse.

Attraverso la straordinaria l’esperienza della Carrà, l’opera si propone di riflettere anche sul ruolo dell’artista nella società, sul valore e sull’uso dell’arte, sul ruolo della televisione e degli altri media. Tutto senza dimenticare la musica della Carrà, in un racconto che sceglierà la strada del surreale e del paradossale per parlare, in realtà, a tutti noi.

“Non chiamatela soubrette”, ha detto Francesco Micheli alla conferenza stampa di giovedì 31 agosto. Raffaella Carrà è stata un’artista, una visionaria che con gentilezza e autoironia ha saputo unire, come nessuno aveva mai fatto prima, erotismo e rivoluzione, senza dover ricorrere alla volgarità. “La Carrà cantava: a far l’amore comincia tu – ha aggiunto Micheli che firma la regia dello spettacolo –. I recenti e drammatici fatti di cronaca italiani ci ricordano che l’educazione all’affettività è ancora una necessità impellente”. Nel 1976 Raffaella incitava le donne, con la giusta dose di leggerezza, a prendere l’iniziativa, a dire “sì” o “no” in base alla propria volontà, ad autodeterminarsi con anticipo incredibile sui tempi.

Nell’anno di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 2023 è giusto e doveroso proporre qualcosa di nuovo (se non in questa occasione, quando?) che sappia unire generazioni diverse e portare nuovo pubblico anche nel mondo dell’opera lirica. L’effetto Carrà si è reso subito evidente: da un solo titolo in tabellone “Raffa in the sky”, è nato un intero mese di programmazione in attesa del debutto, una sorta di festival pre-spettacolo con eventi, momenti di riflessione e persino un convegno organizzato in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano.

La magia senza tempo della Carrà ha smosso anche altre acque. L’intero progetto vanta la media partnership con Rai Cultura che trasmetterà l’opera la sera del debutto (29 settembre) su Rai5 e la collaborazione del Museo della Radio e della Televisione di Torino, che per la prima volta nella sua storia, porta una parte del suo patrimonio fuori dalla sede. Il ridotto Gavazzeni del Teatro Donizetti ospiterà dal 26 settembre all’8 ottobre un allestimento sperimentale presentato in anteprima assoluta proprio a Bergamo per sostenere l’originalità del progetto “Raffa in the Sky”. Il ricordo di Raffaella Carrà sarà veicolato da radio e tv antiche animate da una console multimediale, la cui programmazione è stata curata dal Centro Ricerche Rai. L’allestimento scenico, invece, è stato realizzato dal Centro di Produzione Rai di Torino, dove ha sede il Museo.

La mostra esperienziale “Il Museo Rai per Raffa in the Sky”, a ingresso gratuito, è arricchita da inestimabili tesori: gli iconici abiti indossati da Raffaella Carrà in Canzonissima ’71 e ’74, parte della collezione del museo. Un tuffo nel passato incredibile che anticipa e accompagna le quattro date dello spettacolo (29 settembre, 1 ottobre, 6 ottobre, 8 ottobre) che vedranno in scena un cast di tutto rispetto: Nel cast ci sono i cantanti che sono passati dal Donizetti Opera Festival e lo hanno fatto brillare: Carmela Remigio, Gaia Petroni, David Monaco, Haris Andrianos. A interpretare Raffaella Carrà sarà Chiara Dello Iacovo, un’attrice cantante che ha interpretato il ruolo della figlia di Medea nella “Medea in Corinto” di Mayr.

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