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La posizione

Medici a Petosino, il Pd: “Salute diritto costituzionale, il sindaco Vivi bloccò gli ambulatori ad Azzonica”

Pubblichiamo il commento della direzione provinciale del Partito Democratico rispetto al trasferimento dei medici di Petosino a Torre Boldone

In relazione alla scelta di due medici operanti a Petosino di trasferire i loro ambulatori a Torre Boldone e alle problematiche conseguenti per i loro pazienti, il Partito Democratico di Sorisole con una nota precisa alcuni aspetti e formulare delle proposte.

Diversamente da quanto affermato dal Sindaco Vivi, siamo convinti che per l’Amministrazione Comunale occuparsi della salute dei cittadini non sia un ‘optional‘. Pensiamo anzi che sia uno dei suoi compiti principali. Il diritto alla salute, come quelli al lavoro e all’istruzione, è un diritto costituzionale e i Comuni, in quanto Istituzioni dello Stato, sono chiamati ad agire concretamente per garantirne l’effettivo esercizio da parte dei propri cittadini. Soprattutto quando questo viene in qualche misura ostacolato o reso impossibile. Tra l’altro, sia detto per inciso, il Sindaco ricopre per legge anche la carica di Responsabile della salute Pubblica nel suo Comune.

Quanto alla particolare attenzione riservata dal Sindaco Vivi alla sanità territoriale, non possiamo non ricordare la sollecitudine con cui nel 2015, non appena insediatosi per il primo mandato, bloccò la realizzazione di due ambulatori medici ad Azzonica, nei pressi della chiesa, vanificando così il lavoro svolto e le risorse investite dalla precedente amministrazione, con buona pace degli abitanti di Azzonica che ancor oggi non dispongono di un ambulatorio medico.

Ciò detto, ora l’importante non è tanto individuare le responsabilità quanto invece attivarsi per ridurre al minimo le problematiche conseguenti al trasferimento dei due medici. Sulla base dell’esperienza fatta in altri comuni che hanno dovuto affrontare situazioni analoghe, i pazienti più in difficoltà sono le persone anziane che non sono in grado di muoversi autonomamente in auto o con i mezzi pubblici, non hanno dimestichezza con gli strumenti informatici e non possono contare sulla disponibilità di amici e/o parenti più giovani. Si tratta quindi innanzitutto di individuare tra gli utenti dei due medici quelli rientranti nelle dette categorie e organizzare rapidamente servizi temporanei mirati ad agevolarne i trasferimenti fisici presso i nuovi ambulatori e i contatti informatici con gli stessi, utili per ottenere i servizi che non richiedono la presenza fisica del paziente, come ricette e prescrizioni ricorrenti. Inoltre, l’Amministrazione dovrà immediatamente attivarsi presso Ats per avere due medici in assegnazione provvisoria e rivalutare le condizioni offerte per favorire l’inserimento di nuovi medici a titolo definitivo nella prossima assegnazione.

Attualmente in provincia di Bergamo sono circa 30.000 i cittadini senza assistenza medica, quasi tutti nelle valli. A questo si aggiunge la situazione critica delle Guardie Mediche a causa della chiusura di parecchie sedi sul territorio provinciale, con il conseguente sovraccarico delle postazioni di Pronto Soccorso. Fortunatamente Petosino non è una zona disagiata e dispone da anni di un ambulatorio comunale, cosa che rende più probabile l’arrivo di nuovi medici.

Da ultimo, come forza politica, faremmo torto all’intelligenza di chi ci legge, se omettessimo di sottolineare che la situazione in cui versa la Sanità in Lombardia, di cui la problematica in argomento è solo un piccolo esempio, è la diretta conseguenza delle scelte fatte negli ultimi venticinque anni dalle forze politiche di centro destra che hanno governato la nostra regione.

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