Nel mese di agosto è proseguita in maniera piuttosto evidente la risalita dei nuovi casi di Covid-19 iniziata nelle ultime due settimane di luglio, come evidenziato nel nostro report precedente. In un mese il totale dei contagi è raddoppiato: 29.313, contro i 14.676 relativi al mese di luglio.
Il numero di tamponi effettuati in Italia è stato di 471.345, in diminuzione rispetto ai 623.015 precedenti. Il tasso di positività è al 9,2%, in notevole aumento rispetto alla passata rilevazione, quando era al 2,9%.
Sono stati 206 i decessi dovuti al Covid nel mese di agosto, in rialzo rispetto ai 155 del dato precedente. Tornano a crescere i ricoveri covid negli appositi reparti e in quelli di terapia intensiva, dove il numero dei pazienti è ora di 44 (erano 23). Sono 1272 i pazienti covid, erano 717 nel mese precedente.
L’occupazione dei posti letto si attesta al 2,5%, rispetto all’1,3% precedente, mentre quello relativo alle Terapie Intensive sale dallo 0,1% allo 0,2%. Cresce il numero dei pazienti in isolamento domiciliare: sono 118.437 (erano 112.059).
Sale l’indice Rt, ora a 1,5 e l’indice di contagio ogni 100 mila abitanti: da 10 a 19.
Lombardia e Bergamo
In Lombardia nell’ultimo mese si sono registrati 4.289 casi di Covid-19, in crescita rispetto al mese scorso, quando erano stati 1.999. Sono stati 36 i decessi, in aumento rispetto ai 19 dell’analogo periodo precedente.
Nello stesso periodo i ricoverati con sintomi sono notevolmente aumentati, passando da 22 a 98; mentre risulta un solo paziente in terapia intensiva. Il tasso di occupazione nei reparti covid è del 2,7%; al momento azzerato quello in T.I.
Sono triplicati i pazienti in isolamento domiciliare: da 515 a 1.550.
Più che raddoppiati in provincia di Bergamo i nuovi casi: sono stati 367 quelli relativi all’ultimo aggiornamento mensile, erano 166 quelli delle quattro settimane precedenti. L’indice di contagio ogni 100 mila abitanti è ora a 15. Nel mese di agosto si sono registrati due decessi causati dal Covid.
Da tempo, quasi un anno, i contagi Covid notificati non crescevano: era infatti da ottobre 2022 che la curva aveva iniziato a scendere; ma da metà luglio la tendenza si è invertita e potrebbe non essere un’oscillazione momentanea bensì un vero trend almeno di medio termine, come conferma l’andamento dell’indice di replicazione diagnostica, arrivato al 150% (ovvero per ogni diagnosi si stima che se ne replicano 1,5) e sembra intenzionato a crescere ancora. Di pari passo, da metà luglio anche i ricoverati sono aumentati.
L’andamento dei decessi non è ancora in chiara crescita come i contagiati e i ricoverati, ma sappiamo che si dovrà aspettare ancora qualche settimana per vedere gli effetti sulla mortalità.
In questo contesto, risulta non condivisibile la decisione di eliminare l’isolamento: molti infettivologi, igienisti ed epidemiologi avevano detto che era meglio aspettare, ma il Governo il 7 agosto ha voluto mandare in vacanza anche i contagiati. Dopo queste dichiarazioni e con la convinzione da parte della popolazione che il Covid sia scomparso, sarà molto difficile che la gente accetti eventuali nuove misure.
Quanto alle cause dell’aumento dei contagi registrati nell’ultimo monitoraggio, oltre alla nuova variante e osservando quanto le statistiche sottostimino la circolazione, i fattori comportamentali sono stati determinanti. Ciò premesso, essendo l’attuale crescita non solo una crescita di notifiche, si incomincia pensare a una nuova ondata epidemica. Già con il prossimo mese di settembre e la relativa ripresa delle attività lavorative e scolastiche, ne sapremo di più.
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