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Bergamo

Via Baschenis, polemica sui lavori. Jannone: “Realizzata a zebra: sembra Piazza Juventus”

Alessandra Gallone rincara la dose: "Manutenere e rinnovare vuol dire usare le nuove tecnologie per migliorare i servizi ma non per questo deve essere necessario sacrificare il verde". La replica dell'assessore Brembilla: "È un progetto approvato dalla Giunta"

Bergamo. “Piazza Juventus”. Così è stata ribattezzata la zona di via Baschenis, con il copy right di Giorgio Jannone a mezzo Facebook, e a rincarare la dose ci ha pensato Alessandra Gallone che ha fatto suo il pensiero e, sempre sui social, ha scelto di commentare la riqualificazione dell’area dell’ex benzinaio del centro.

“Dopo i disastri di Piazzale degli Alpini, di Porta San Giacomo, di Piazza Dante, etc…Dopo la devastazione del verde pubblico e dell’arte secolare, ecco a Voi, la meravigliosa “Piazza Juventus”, realizzata a zebra, in Via Don Luigi Palazzolo! Il tutto dopo l’abbattimento del benzinaio più antico d’Europa e la realizzazione di una nuova rotatoria con connessa assurda viabilità (interventi molto costosi e più che sospetti). Che ne pensate?” Ai posteri l’ardua sentenza e i commenti non si fanno attendere sotto il post del politico di Forza Italia.

“Bergamo Capitale italiana della cultura – scrive Gallone, ex parlamentare sempre in quota agli azzurri -. Io credo che a volte sarebbe meglio non fare piuttosto che fare male. Certo bisognerebbe fare bene e basta ma questo presupporrebbe l’attenzione, il buon gusto, la cura fin nei minimi particolari che da troppo tempo non vedo nella mia città.

Una città è la casa dei cittadini e, proprio come una casa, deve essere bella ma funzionale, deve essere in grado di essere accogliente per tutti per gli adulti, per i bambini, per gli anziani, per gli ospiti che vengono a visitarla. Deve essere pulita anche grazie alla collaborazione di chi ci abita. Deve essere un porto sicuro. Ma soprattutto deve essere rispettata. Manutenere e rinnovare vuol dire usare le nuove tecnologie per migliorare i servizi ma non per questo deve essere necessario sacrificare il verde che è così essenziale per la salubrità dell’aria e del suolo o eliminare cose belle che sono tradizione e storia per sostituirle con obbrobri o con gettate di cemento. Certo abbattere è più facile. Difficile è trovare la soluzione che valorizzi grazie ai nuovi ausili tecnologici ciò che prima era bello ma trascurato. Una città rinnovata con tanta apparenza e poca sostanza è come una casa da copertina. Bella da fotografare difficile da vivere. Manca l’anima. E l’anima sta anche nei ricordi che ci legano ai luoghi. Troppi ce ne hanno portati via. Bisogna rimediare.
Ps ultimo esempio in ordine di apparizione la zona di via Baschenis dove è stato abbattuto il “vecchio” benzinaio nonostante l’opposizione di tanti (compresa la mia) che sarebbe potuto diventare un luogo di aggregazione e incontro. Ora è diventato questo”.

La replica dell’assessore Brembilla

Pronta risposta di Marco Brembilla, assessore ai Lavori Pubblici: “Il progetto realizzato è quello che è stato approvato dalla Giunta. Può piacere o meno, il gusto estetico è sempre personale. È stato presentato con un QR-Code ed è un progetto innovativo e moderno, diverso dal solito”. E sulla vicenda della vecchia stazione di servizio, Brembilla taglia corto: “Ancora si parla di questa storia? Rinfresco la memoria a chi non si ricorda: prima di tutto era il gestore che ha scelto di andare via e secondariamente c’erano dei problemi importanti di infiltrazione sotto l’asfalto, generati dai serbatoi che contenevano benzina e gasolio, e l’area andava bonificata e riqualificata come abbiamo fatto. Avevamo valutato l’ipotesi di trasformare l’area in uno spazio verde, ma per questa ragione non è stato possibile”.
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