“L’inizio è nebuloso … poi prende il sopravvento la paura … in seguito il suono del violoncello dà voce al dolore e alla preghiera per coloro che non ci sono più”. A parlare è Simonetta Agazzi, musicista e compositrice bergamasca diplomata al Conservatorio “Campiani” di Mantova e al “Gaetano Donizetti” di Bergamo, che descrive il suo brano “Alba nuova”. Nata su richiesta degli “Amici della biblioteca” di Nembro, in occasione del Festival “Il genio delle donne”, l’opera è stata eseguita per la prima volta il 15 ottobre 2022, all’Auditorium “Modernissimo” di Nembro.
“La scelta del tipo di brano da comporre era libera – afferma l’artista – e ho pensato di scrivere un omaggio alle vittime del Covid, visto che Nembro è stato un paese particolarmente colpito ed io vi sono molto legata, poiché insegno da diversi anni alla Scuola di Musica”.
Il brano, oltre che ascoltabile grazie alla professionalità di Dario Ravelli che ne ha curato la registrazione al “Timetrack studio” di Azzano S.Paolo e alle edizioni “da Vinci” che lo hanno pubblicato, ora è anche “visibile” su YouTube. Il video dell’opera è stato realizzato da Marco Ravelli e ha visto la partecipazione di sette musicisti: Elena Algeri (flauto), Mariapia Begna (oboe), Roberto Pezzotta (clarinetto), Francesca Acerbis (corno), Giulia Cortesi (campane tubolari), Laura Lodetti (violoncello) oltre all’autrice, Simonetta Agazzi, al pianoforte.
“Ringrazio, oltre agli “Amici della biblioteca” – continua Simonetta – anche il comune di Nembro, che è sempre stato sensibile a queste iniziative musicali”.
Nel video il brano è scandito da alcune parole chiave che sottolineano, come in un sentiero tracciato, i diversi sentimenti che hanno attraversato l’animo di ciascuno nei difficili giorni della pandemia: nebbia, incertezza, sgomento, inconsapevole normalità, concitazione… agitazione, paura, dolore, speranza, rinascita e infine… “Una Nuova Alba” ovvero il brano che oggi possiamo ascoltare con commozione, ma forse anche con un mezzo sorriso, nella consapevolezza che una lunga notte è ormai alle spalle.
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