Romano di Lombardia. Si sono incontrati nella calda mattinata di venerdì (25 agosto) il sindaco di Romano Sebastian Nicoli e il Prefetto di Bergamo Giuseppe Forlenza, per discutere della gestione dei 160 richiedenti asilo attualmente ospitati all’ex hotel “La Rocca”.
Il confronto è avvenuto dopo la lettera di protesta scritta dal primo cittadino alla Prefettura, in cui sollecitava un’ispezione alla struttura di accoglienza. Secondo il sindaco, infatti, l’edificio starebbe ospitando un numero di persone troppo alto, e in condizioni non adeguate all’abitabilità.
“L’incontro è stato caratterizzato da una grande cordialità e volontà d’ascolto da entrambe le parti – ha fatto sapere Nicoli sulla pagina Facebook del Comune – ma dal punto di vista sostanziale, purtroppo, la Prefettura non ha offerto soluzioni che possano portare a una de-saturazione della struttura. Il Prefetto ci ha illustrato come il sistema dei bandi per reperire strutture adeguate da parte dei privati registri una completa assenza di risposte (tranne qualche eccezione, così come è successo a Romano di Lombardia), e ci ha spiegato che non ha il potere di requisire le strutture di accoglienza presenti sul territorio. Le scelte da lui operate seguono solo le imposizioni del Governo”.
Il sindaco ha dunque ribadito l’opinione già espressa nella sua lettera: “L’emergenza non può essere scaricata su un solo Comune in questa maniera, sperando nella volontà di qualche privato di mettere a disposizione spazi idonei. Se è vero che i Prefetti devono operare in queste condizioni, credo debba essere una loro priorità chiedere all’esecutivo di essere dotati di poteri adeguati per gestire emergenze di questa portata”.
Nicoli ha terminato l’incontro col Prefetto ricordando la sua richiesta d’ispezione dell’edificio: “Come previsto dai bandi prefettizi, le ispezioni senza preavviso alle strutture di accoglienza possono essere svolte anche con la presenza delle istituzioni del territorio, quindi mi aspetto, a breve, un coinvolgimento in tal senso”.
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