Bagnino aggredito alle piscine Italcementi, uno dei minorenni è stato denunciato

Bergamo. Minorenne denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. È successo giovedì (24 agosto), dopo il fattaccio che ha visto coinvolto un bagnino delle piscine Italcementi, aggredito da un gruppo di ragazzi che avevano deciso di trascorrere il pomeriggio nella struttura comunale. Il ragazzo, insieme ad un suo amico, è stato identificato e portato al comando della polizia locale, subito dopo la chiamata al 112.  Immediato infatti l’intervento delle forze dell’ordine, in maniera particolare quello della polizia locale, che, avvisata di quanto stava accadendo, si è portata sul posto e ha provveduto a fermare gli autori del gesto e a portarli al comando.

“L’intervento della polizia locale non solo è stato repentino, ma anche efficace – racconta Sergio Gandi, vice sindaco e assessore alla Sicurezza del Comune di Bergamo -, tanto è vero che due degli oltre dieci ragazzi che erano presenti nel pomeriggio di giovedì alle piscine Italcementi sono stati subito portati in comando e sono stati avvisati i loro genitori che li hanno raggiunti per essere informati dei fatti. In questa occasione, uno in particolare, sempre minorenne, ha opposto resistenza e per questa ragione è stato denunciato a piede libero.

Questo per dire che la reazione da parte degli organismi competenti per via di certe situazioni, sicuramente spiacevoli e dannose, c’è ed è ferma. E la dimostrazione è anche la denuncia che è scattata in tarda serata. Tanto quanto la determinazione nel cercare di arginare un fenomeno che è evidente e che va assolutamente contrastato. Fermati, infatti, i giovani sono stati identificati e si è provveduto a fare tutto quanto era nelle nostre possibilità per punire i colpevoli”.

Il fatto appunto aveva coinvolto un nutrito gruppetto di ragazzi, italiani e stranieri, e il malcapitato bagnino della struttura natatoria cittadina, “colpevole” di aver ripreso, più e più volte, i giovani impegnati a fare tuffi acrobatici nella piscina olimpionica, vietati dal regolamento per motivi di sicurezza, ad immergersi in acqua senza cuffia, ad appoggiarsi ai divisori delle corsie, tanto, alla fine, da romperne uno. Ripresi per i loro comportamenti, uno di loro l’ha affrontato mettendogli le mani al collo.

L’episodio del minorenne denunciato per resistenza a pubblico ufficiale è accaduto solo dopo quattro giorni dalla maxi rissa in stazione, che ha visto protagonisti circa 150 adolescenti tra i 16 e i 18 anni appartenenti a due gruppi rivali. I giovani, di diverse nazionalità e provenienti dai paesi dell’hinterland, si sono affrontati con bastoni, catene e coltelli tra la zona di Porta Nuova e piazzale Marconi.