Cartucce e toner sono considerati rifiuti speciali e per smaltirli correttamente è necessario rispettare determinate regole. In base alla loro composizione e a un codice identificativo segnalato dal produttore per ogni macchina d’ufficio, possono essere distinti in pericolosi o non.
A disciplinare la materia, un decreto legislativo che per i cittadini privati prevede l’obbligo di conferire i toner esausti negli specifici punti di raccolta predisposti dai Comuni o portarli in quei negozi che consentono di consegnare le vecchie cartucce e comprarne di nuove, mentre le aziende e gli studi professionisti devono seguire un iter e avere una documentazione che comprovi il corretto smaltimento.
Il mancato adempimento di questa procedura comporta multe e sanzioni, anche amministrative di carattere pecuniario che vanno da 1.600 a 15.500 euro per rifiuti non pericolosi e da 15.500 a 93mila euro per i rifiuti pericolosi, con implicazioni penali per l’amministratore.
Per operare correttamente le aziende possono raccogliere all’interno di appositi contenitori i toner e le cartucce esauste nella propria sede fino a un massimo di 12 mesi, dopodiché scattano gli obblighi di smaltimento secondo le procedure stabilite dalla legge.
Roberto Ghisleni, titolare di Loda Orobica, spiega: “Effettuiamo il servizio per il ritiro di toner esausti, una soluzione comoda, ecologica, legale e a costi contenuti. Un trasportatore certificato passerà alla sede del cliente per ritirare il materiale e provvederà allo smaltimento a norma di legge”.
“Loda Orobica” si trova a Bergamo in via Alessandro Manzoni, 17. Per avere maggiori informazioni si può chiamare lo 035232310 o consultare il sito www.lodaorobica.com
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