Bergamo. I vigili del fuoco hanno lavorato fino alle 3 di notte per spegnere completamente l’incendio divampato lunedì 21 agosto in via Moroni. Tutti i possibili focolai sono stati smorzati, ma qualcuno è rimasto comunque a sorvegliare lo stabile per scongiurare una ripresa del rogo. Più di 17 ore di lavoro per le squadre intervenute dal comando provinciale di Bergamo e dai distaccamenti di Dalmine, Treviglio, Gazzaniga e Zogno. Ma c’è ancora tanto da fare.
L’incendio ha interessato i civici che vanno dal numero 14 fino al 30: circa 40 le unità immobiliari coinvolte, più due appartamenti posti nel sottotetto al civico 36. Per il momento le abitazioni dichiarate non agibili sono 20.
I vigili del fuoco sono ancora al lavoro e stanno aiutando le 43 persone sfollate a recuperare i beni, almeno quelli che si sono salvati dalle fiamme, rimasti nelle case all’interno delle quali non possono momentaneamente entrare per motivi di sicurezza. I danni sono molto ingenti e un tratto di strada è ancora chiuso: il Comune è al lavoro coi vigili del fuoco per transennare il marciapiedi e far ripartire il traffico. A terra sono visibili detriti e pezzi di legno bruciati.
Ventidue sfollati hanno trascorso la notte a spese del Comune al Central Hostel Bergamo mentre altri hanno cercato ospitalità da amici e parenti, più altre sette persone sono rientrate nella giornata di martedì e verranno alloggiate in altre strutture.
Il Nucleo Investigativo Antincendio sta effettuando tutti gli accertamenti necessari a stabilire la causa del rogo. In base ai risultati, se all’origine dell’incendio ci fosse qualche negligenza, la procura potrebbe aprire un fascicolo.
Dalle prime ricostruzioni sembrerebbe che le fiamme siano partite da un appartamento in fase di ristrutturazione all’ultimo piano del civico 20.
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