Bergamo. Maxi rissa tra adolescenti in stazione a Bergamo. Circa 150 giovani, tutti tra i 15 e i 18 anni e di nazionalità diverse, si sono affrontati domenica 20 agosto con catene e coltelli. Un italiano e un marocchino sarebbero rimasti feriti dalle lame, fortunatamente in modo non grave.
La dinamica dei fatti è ancora al vaglio degli agenti della questura, che sono arrivati sul posto con diverse volanti ed hanno identificato alcuni dei partecipanti alla rissa.
Dalle prime informazioni pare si sia trattata di una spedizione punitiva. Nei giorni scorsi sembra che un ragazzo con disabilità sia stato insultato o picchiato, fatto sul quale indagherà la polizia. Il fratello del giovane avrebbe così organizzato un’azione per vendicare lo sgarro, coinvolgendo decine di amici.
Un centinaio di ragazzi italiani, egiziani, marocchini e senegalesi provenienti dalle zone di Zingonia, Verdello e Ponte San Pietro domenica pomeriggio ha raggiunto Bergamo in treno. Il gruppo si è diretto verso Porta Nuova, dove solitamente si riuniscono altri giovani, tra cui anche l’egiziano di 15 anni che si sarebbe reso responsabile dei maltrattamenti nei confronti del ragazzo disabile.
Usando come arma le catene delle biciclette, in diversi lo avrebbero colpito per poi darsi alla fuga. Fortunatamente l’adolescente se la sarebbe cavata con qualche livido ed escoriazione: per lui non è stato necessario il trasporto al pronto soccorso.
Il gruppo che ha attaccato si è disperso, i ragazzi che erano ai Propilei hanno iniziato ad inseguire i rivali e ci sono stati diverse aggressioni in pieno centro, davanti al Comune e infine in stazione.
Alla vista delle volanti della polizia e delle auto di servizio della polizia locale, in tanti sono scappati per non farsi identificare.
Il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Sergio Gandi interviene con un comunicato: “Domani sarò prima al Comando e poi in Questura per comprendere bene questo fenomeno e capire che tipo di iniziative porre in essere. E poi ci vedremo con Giovani Onde – il servizio voluto dall’assessore ai giovani Loredana Poli dedicato proprio a questi gruppi – e la Polizia Locale per capire che elementi hanno e come procedere per prevenire nuovi episodi simili”.
“Nel frattempo le Forze dell’Ordine sono intervenute e hanno fermato decine di questi ragazzi – continua -. Ovviamente risponderanno di quanto hanno fatto e mi auguro che le famiglie siano coinvolte. Sono intervenute Polizia di Stato in forze e anche tre pattuglie della Polizia Locale. Abbiamo molte volte spiegato di avere chiara la fotografia della città, ma pretendere che si abbia anche la conoscenza di ragazzi che abitano in altri comuni, come avvenuto nell’episodio di domenica, pare davvero folle e non plausibile. Le Forze dell’ordine hanno eseguito un intervento molto efficace, un grande ringraziamento a loro per il loro impegno”.
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