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Il punto

L’Atalanta allo start della Serie A: cosa c’è e cosa manca ai nerazzurri

I nerazzurri debutteranno domani sera al Mapei Stadium contro il Sassuolo: tra certezze e incognite

È giornata di vigilia in casa Atalanta, con i nerazzurri che domani sera (domenica) scenderanno in campo al Mapei Stadium di Reggio Emilia contro il Sassuolo, per dare ufficialmente il via al campionato di Serie A 2023/24. Morale della favola, si inizia a fare tremendamente sul serio e in terra emiliana la Dea affronta il primo di una lunghissima serie di impegni all’interno di un’annata sportiva che permetterà alla squadra allenata da Gian Piero Gasperini di tornare a misurarsi anche sul palcoscenico continentale dell’Europa League.

Il match contro la squadra di Dionisi rappresenta il primo esame utile per quantificare la bontà del progetto nerazzurro, giunto al suo ottavo anno sotto la guida dell’allenatore piemontese. Si tratta della prima tappa di un lungo percorso, buona per dare un primo riscontro su quanto svolto in estate tra Clusone e Zingonia, ma soprattutto in sede di calciomercato dove il club bergamasco si è dimostrato una delle squadre nostrane più attive. Andiamo quindi ad analizzare la situazione all’interno della rosa orobica, reparto per reparto, tra certezze ormai consolidate e possibili aggiustamenti ancora possibili in questo segmento finale di trattative.

Il dilemma portiere: Musso o Carnesecchi?

Si dice che l’abbondanza faccia la felicità degli allenatori ma, evidentemente, non sempre è così. L’Atalanta, infatti, si presenta ai blocchi di partenza con gerarchie in piena evoluzione per quanto concerne il pacchetto portieri. Proprio così, perché come evidenziato da Gasperini durante il ritiro, disporre di due potenziali titolari come Juan Musso e Marco Carnesecchi è una situazione che non rasserena il tecnico grugliaschese. Tutt’altro. Come sottolineato dal Gasp, i due non dovrebbero trovarsi nella condizione di doversi giocare i gradi di numero 1 a discapito dell’altro e nemmeno una possibile staffetta potrebbe migliorare il quadro della situazione, perché si finirebbe comunque per scontentare entrambi. Ora però è giunto il momento di lasciar parlare il campo e di conseguenza urgono decisioni perentorie e immediate, già a partire dalla gara col Sassuolo: contro i neroverdi toccherà a Musso difendere i pali atalantini. Ma la questione sembra ben lontana dalla sua definitiva risoluzione.

In difesa priorità alle uscite, ma un altro innesto è possibile

Per quanto riguarda pacchetto difensivo, l’Atalanta annovera un blocco di calciatori che rappresentano solide certezze all’interno dello scacchiere: parliamo ovviamente di Rafael Toloi, il capitano, Giorgio Scalvini, Berat Djimsiti e il volto nuovo proposto dalla campagna acquisti estiva, ovvero Senad Kolasinac. Alle loro spalle i nomi di Caleb Okoli e José Palomino sono spendibili alla voce turnover e rotazioni nel computo di una stagione dove la Dea potrebbe giocare anche più di 50 partite. Per questo motivo la priorità va dunque data alle uscite: Merih Demiral è ormai in procinto di salutare la Serie A destinazione Arabia Saudita, dove ad attenderlo c’è l’Al-Ahli. Per quanto riguarda Giovanni Bonfanti, nota lieta del precampionato, lo scenario più probabile è quello del passaggio in Under 23. Trame di mercato che potrebbero poi sfociare in un nuovo innesto per completare il reparto.

Centrocampo e trequarti al completo

E’ piuttosto ampia la gamma di soluzioni a disposizione di Gasperini in relazione al reparto di centrocampo. Marten De Roon e Teun Koopmeiners su tutti, senza scordare Ederson, sono i pilastri su cui si erge la mediana atalantina versione 2023/24. La versatilità tattica dell’olandese in maglia numero 7 è una risorsa preziosissima, che consente all’ex AZ di destreggiarsi anche nei panni del rifinitore, alle spalle delle punte. Ed è proprio sulla trequarti campo che l’Atalanta ha voluto intervenire aumentando la cifra tecnica della rosa. Oltre a Mario Pasalic e Aleksey Miranchuk, rientrato dal Torino, il mercato ha dato ulteriore profondità al reparto, portando in dote Michel Adopo e soprattutto Charles De Ketelaere, arrivato dal Milan con ambizioni di riscatto. E Bergamo, in tal senso, può fungere da terreno fertile per la sua missione.

Holm per puntellare il pacchetto esterni

Sugli esterni l’Atalanta potrebbe chiudere i giochi l’arrivo di Emil Holm dallo Spezia, al quale dovrebbe seguire la cessione di Brandon Soppy ormai in esubero rispetto al progetto. Saltato Singo, che ha scelto la Ligue 1 e il Monaco, la Dea si presenta comunque con le batterie laterali in grado di offrire copertura e garanzie. Mitchel Bakker è la new entry dell’estate, mentre la versatilità di Davide Zappacosta rimane un fattore imprescindibile. Nel corso della stagione ci sarà minutaggio anche per i vari Matteo Ruggeri e Nadir  Zortea, in attesa del rientro del lungodegente Hans Hateboer.

In attacco urgono ragionamenti dopo il ko di Touré

Sfoltire, sì. E dopo quanto visto in estate non potrebbe che essere altrimenti. Le sorti dell’attacco nerazzurro passano indubbiamente dai piedi di Ademola Lookman, chiamato a non farsi cogliere impreparato all’esame più difficile, ossia quello della riconferma. La cessione da record di Rasmus Højlund al Manchester United ha fatto da preambolo a due importantissimi investimenti ovvero quelli effettuati per portare a Bergamo El Bilal Touré e Gianluca Scamacca. Nientemeno che i protagonisti della rivoluzione offensiva della Dea, chiamati a dare nuova linfa alla fase offensiva. Preso atto della loro assoluta centralità all’interno del 3-4-1-2, va posta l’attenzione su quei giocatori che invece sono a rischio taglio. Tuttavia il serio infortunio occorso all’attaccante maliano (che rischia un lungo stop) potrebbe congelare le posizioni di almeno una tra Duvan Zapata e Luis Muriel, per i quali gli estimatori – specialmente in Serie A – non mancano. Così come tutto da definire è il futuro di Nicolò Cambiaghi, tornato alla base dopo una grande stagione all’Empoli.

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