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La curiosità

Letture da 160 caratteri sotto l’Ombrellone

Buona estate a tutti da HkStyle e Bergamonews! Con questo articolo vi portiamo indietro nel tempo, facendo un salto indietro di più di vent’anni, un’altra era!!

Cos’ha di particolare questa frase? Sono esattamente 160 caratteri, spazi inclusi (non ci credete? Contateli!). 160 è un numero “magico” per gli appassionati di tecnologia, perché riporta alla mente una e una sola cosa: quella SMS-mania che ha caratterizzato (e forse causato) il boom dei cellulari in Italia. Vi ricordate i primi telefoni portatili, usciti alla fine degli anni ’80? Erano ingombranti, costosissimi e limitati nelle funzioni: telefonavano e basta.

Generico agosto 2023

Dobbiamo aspettare metà anni ’90 per vedere finalmente il cellulare come oggetto sdoganato e alla portata di (quasi) tutti. Il merito di questo cambio di rotta è di un italiano: l’ingegner Mauro Sentinelli (scomparso nel 2020) inventa nel 1996 la sim card ricaricabile. Questa mossa permette di abbattere drasticamente i costi e di conseguenza consentire un aumento esponenziale di utenti.

Generico agosto 2023

Un’altra mossa che spinge significativamente le attivazioni è l’arrivo della tecnologia GSM, il primo standard digitale della storia (precedentemente avevamo il TACS e l’E-TACS, interamente analogici). La grande innovazione del GSM è che insieme alle telefonate diventano disponibili una serie di servizi “accessori”: il primo e più celebre sono appunto gli SMS.
Una domanda che spesso la gente si pone è ma perché proprio 160 caratteri? La risposta esiste ed è ben precisa e risale ai primissimi test del servizio, effettuati dagli ingegneri della Nokia (ovvero coloro che hanno effettivamente inventato gli SMS) a metà degli anni 80. Pensando agli SMS come a un metodo breve, essenziale e veloce, venne osservato che tutte le frasi di uso comune adatte a questo tipo di comunicazione stavano dentro il limite dei 160 caratteri (arrivo subito, ci vediamo più tardi, sono in ritardo, eccetera). Oltre a questo, il vantaggio era anche tecnico: tenendo il limite “basso”, l’impegno della rete era minimo e questo permetteva di evitare congestioni e blocchi.

Tant’è: gli italiani si (ri)scoprono uomini di lettere e iniziano a scrivere, scrivere, scrivere. I gestori non riescono a credere alle loro tasche: a fronte di un costo tecnico veramente irrisorio (il costo al gestore per un SMS era nell’ordine dello zero virgola) il ricavo era immenso (il cliente pagava 200 lire a invio). In brevissimo, gli SMS si trasformarono in un business stra redditizio e nacquero delle nuove mode.

Generico agosto 2023

Siamo in estate…..estate + moda degli SMS….cosa vi viene in mente? Ma la Summer Card Omnitel naturalmente! Si trattava di una card temporanea che a fronte di un costo forfettario (10.000 lire) permetteva agli utenti che la sottoscrivevano di inviare 100 sms gratis al giorno per 30 giorni. I conti erano presto fatti: pagando 10.000 lire si usufruiva di un servizio del valore di 600.000 lire. Una convenienza esagerata! La mezzanotte del primo giorno in cui era possibile attivare la Summer Card era fatidica: tutti pronti codice alla mano per attivarla a partire dalle 00:01 e non perdere neanche un secondo di SMS gratis.
La Summer Card aveva il suo contraltare invernale nella Christmas Card, attivabile con le medesime modalità generalmente nei mesi di dicembre-gennaio e sfruttata per mandare gli auguri per le feste a parenti e amici. Solitamente, però, generava molto meno hype della “sorella” estiva perché a quella Summer Card, tradizionalmente, si legavano ricordi di comitive infinite che si accordavano per uscire, amori nati e finiti accanto a un falò sulla spiaggia, nuove amicizie, nuovi posti da scoprire. Insomma, sembrava fatta apposta per essere inserita in una riscrittura moderna della sceneggiatura di “Sapore di mare”.

Generico agosto 2023

Il marketing ovviamente faceva il resto: chi non ricorda il mitico spot con Megan Gale, sulle note di “wwwmipiacitu” dei Gazosa? Tutto questo “visse” per una manciata di estati: un primo significativo stop a questa moda fu assestato dalle tariffe flat (prima solo tra utenti di uno stesso gestore, poi aperte a tutti) che offrivano una quota di SMS gratuiti che si rinnova di mese in mese. La grafomania aveva trovato il suo primo, naturale, illimitato sfogo perpetuo. Il colpo di grazia arriva con la diffusione degli smartphone e delle app di messaggistica istantanea (prima tra tutte Whatsapp) che libera finalmente gli utenti dal limite dei 160 caratteri. I ragazzi di oggi probabilmente neanche sanno cos’è e a cosa serviva un SMS….sembra incredibile pensare a quanto fosse centrale nella nostra vita appena vent’anni fa!

Guarda la nostra puntata di Pillole di Tecnoligia, in onda su SeiLaTV – Canale 94 del digitale terrestre, dove parliamo della storia della STORIA della TELEFONIA in ITALIA.

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