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Per il 2024

Partecipate, Provincia e Comune: il centrodestra tra strategia e spartizioni

Cominciano a delinearsi le strategie per la spartizioni delle cariche in vista delle elezioni: in città un candidato di Forza Italia, in via Tasso uno della Lega e fanno gola Uniacque e Istituti Educativi

Bergamo. Partecipate, Provincia e Comune: il risiko del centrodestra che punta all’all-in nel 2024 comincia a delinearsi. E lo fa con i primi incontri significativi, quelli in cui si traccia la via, si disegna la strategia d’intervento per cercare di portare a casa l’intera partita dell’anno prossimo, senza nascondersi.

Obiettivi e soprattutto accordi chiari se si vuole tentare il “colpaccio”, scippando Palazzo Frizzoni al centrosinistra che da due mandati governa stabilmente e tornare ad essere protagonisti anche nel palazzo di via Tasso, roccaforte della Lega per decenni. E se “il matrimonio s’ha da fare”, per non farlo andare a monte, servono buona volontà e atteggiamento conciliante. Come? Mettendo sul piatto tutti i centri del potere e facendo la conta.
Sulla partita delle Province lo stesso Matteo Salvini, vice Premier e Ministro alle Infrastrutture e ai trasporti, ha ribadito la volontà di ripristinarle: “Mi chiedono di farlo e io sono straconvinto. Le Province servono per scuole e strade, ed è una battaglia che come Lega spero di portare al successo”.
Il Carroccio non perde tempo, con il provinciale già al lavoro e pronto a scegliere tra Giovanni Malanchini, Roberto Anelli, entrambi consiglieri in Regione Lombardia, e Stefano Locatelli, responsabile degli enti locali. Ma le ambizioni vanno di pari passo con gli equilibri della coalizione. Così sul piatto si accumulano le fish, con ciascun partito con in mente il suo candidato migliore.
La coperta è corta e la spartizione è già sul tavolo, con un centrodestra dunque che pare ci stia già pensando e che non prevede solo Provincia e Comune di Bergamo, ma anche alcune Partecipate che fanno gola, come Uniacque e gli Istituti Educativi dove, oggi, il centrodestra è in maggioranza nei Cda, con due esponenti della Lega e uno di Forza Italia.
Se per la città sembra prendere più piede l’ipotesi di un candidato espressione del centro, con Forza Italia in prima fila con le alternative Alessandra Gallone, Gianfranco Ceci e Carlo Saffioti, per la Provincia la Lega lancia la freccetta. Restano aperte le partite delle due partecipate che, a questo punto, potrebbero essere appannaggio di Fratelli d’Italia (o di Forza Italia in caso la città andasse a un civico di area Fratelli di Italia) che, forte dei numeri su scala nazionale, non può certo rimanere a bocca asciutta.
Sugli Istituti Educativi e Uniacque nonostante freschi di nomine, il centrodestra sembra avere le idee chiare e scegliere la linea dura: c’è chi giura infatti che, a favore del ribaltone, gli attuali designati alle cariche, sicuramente rinominati, sarebbero pronti alle dimissioni pur di riaprire queste due partite e fare tornare i conti tra i partiti della coalizione.
Discorso diverso per l’aeroporto, argomento più delicato dove verosimilmente non cambierà molto, anche se in caso di vittoria del Centrodestra in città di Bergamo tutto potrebbe succedere.
A determinare le scelte, poi, conteranno i pareri dei vertici nazionali e regionali, ma anche i desiderata dei provinciali avranno il loro peso. Il tavolo si allarga e i giochi sono appena cominciati.

 

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