Cusio. I laghi di Ponteranica appaiono come tre diamanti inseriti nella montagna a tutti coloro che li scorgono per la prima volta.
Posti a quota 2115 metri sul livello del mare nella conca delimitata dal Monte Ponteranica, dal Monte Valletto e dal Monte Triomen rappresentano una piccola oasi di tranquillità a pochi passi dai più conosciuti Piani dell’Avaro.
Una località singolare che, per certi versi, richiama gli ambienti dolomitici e che deve il suo nome al comune di Ponteranica che, nel corso del XVI secolo, decise di acquisire la zona per destinarla all’alpeggio dei propri mandriani.
Raggiungibili da diversi percorsi, gli specchi d’acqua vengono alimentati dall’acqua piovana e da piccole falde presenti nell’area, divenendo un vero e proprio esempio di laghetti alpini.
Il tracciato più breve per godersi dello spettacolo offerto dagli stessi è quello che prende il via dal rifugio Monte Avaro (1704 metri) e risale lungo una strada cementata che conduce verso il sentiero CAI numero 109, inizialmente pianeggiante, ma la cui pendenza inizia a farsi più ripida poco dopo il “Baitel” dove ci si incrocia il sentiero 101.
Il tragitto spiana nuovamente dopo circa un’ora di camminata quando, nei pressi di un bivio, si abbandona il Sentiero delle Orobie Occidentali e si piega verso sinistra scendendo di quota lungo un percorso a mezzacosta diretto verso i laghi.
Dopo un’ora e mezza di cammino e quattrocento metri di dislivello suddivisi su tre chilometri, gli escursionisti hanno modo di osservare da una parte i laghi di Ponteranica, dall’altra le guglie del Valletto e del Triomen.
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